Capricci, a 30 anni non restano impuniti

A letto senza... sesso

Pubblicato da Rosy - 2020-11-16 23:25:31

Era un venerdì come un altro, durante il pieno lockdown dovuto alla pandemia, tornai a casa dal lavoro (si, niente smart working per me) particolarmente seccata.

Io e Mauro vivevamo insieme in un appartamento in affitto in attesa dei lavori di ristrutturazione di casa nostra, ma a causa del covid non potevano andare avanti. La cosa mi infastidiva tantissimo, dovevamo trasferirci a fine 2019, ma per svariati motivi la cosa si era dilungata fino all'incombere della pandemia.

Cenammo insieme, Mauro aveva già preparato tutto e apparecchiato la tavola mentre io ero assente, ma non parlammo molto. Non riuscivo a trattenere la rabbia per la notizia del blocco dei lavori in casa.
Mauro più volte provò a chiedermi cosa avessi, ma lui sa bene che quando non voglio parlare, resto assorta nei miei pensieri. Gli risposi freddamente un paio di volte di non chiedermelo più e continuammo a cenare un po' in tensione.

Finita la cena, Mauro, tornò a lavorare nel suo studio ed io iniziai a rassettare la cucina.

Ero arrabbiata, snervata e iniziai a fare i piatti con tale stizza da rompere un piatto riponendolo, decisamente con poca cura, nel cola piatti.

"Amore, che succede?", venne a chiedere Mauro sentendo tutto quel trambusto

"Niente!" risposi seccamente

"Amore, ma che hai? Possibile che tu debba rispondermi così? Ad ogni modo, io di la sto lavorando, fa più attenzione!", disse lui prima di andare nuovamente a lavorare.

Non passarono 30 secondi, che per la rabbia presi un coperchio e lo gettai nel lavello

"Rosaria!" tuonò Mauro venendomi incontro

"Smettila immediatamente di fare la sciocca. Anzi fa così, continuo io qui tu vai a dormire!"

Gli risposi malissimo...

"Rosaria, ne avevamo già discusso, il tuo comportamento non fa altro che creare tensione ingiustificata, tra l'altro non si sa neanche perchè stai sbattendo tutto! Vai di la, finisco io la cucina, poi finisco di lavorare. Dopo, quando ti sarai calmata, sarò costretto a sculacciarti. Smettila con questo atteggiamento, perchè peggiori le cose!"

Me ne andati senza dire una parola e quasi mandandolo a quel paese...

Passarono un paio d'ore, io feci la doccia, mi misi a letto e iniziai a vedere una serie TV, quando arrivò Mauro, placido e rilassato

"Tutto bene? Hai sbollito un po'?"

Annuii

"Per me meriti di essere sculacciata! Vieni sulle mie ginocchia?" chiese, come a chiedermi se ne avessi desiderio...

Esitai, poi risposi a testa bassa "Va bene!".

Andai da lui, che era già seduto sul bordo del letto, mi posizionò alla sua destra, mi tirò giù il pantalone del pigiama e mi fece stendere sulle sue gambe...

CIAFF, CIAFF, CIAFF, iniziò a sculacciarmi con una frequenza costante e veloce come a scandire i secondi, ma un po' più rapidamente. Non diceva nulla, continuava a sculacciarmi alternando entrambi i glutei con regolarità. Non stava colpendo con molta forza, ma il ritmo incessante aveva iniziato a rendere il dolore molto poco sopportabile. Iniziai a muovermi un po', stringevo i denti e ricevevo la punzione in silenzio, iniziai a mugugnare solo dopo qualche minuto visto il protrarsi della stessa che sembrava esser interminabile.

Non so quanto tempo passò di preciso, né quanti colpi presi. 3,4 minuti, forse 5, ma sembrò un'eternità. Ero in fiamme e mentre mi sculacciava due lacrime mi solcarono il viso, ma non lo diedi a vedere.

"Va bene così, amore. Vai a dormire io torno di la, ho del lavoro da finire. Buonanotte"

Mi disse freddamente, poi mi fece rialzare, mi baciò sulla fronte. Gli saltai al collo e lo abbracciai e stringendomi forte mi sussurrò

"Va tutto bene amore, ora calmati e vai a dormire.".

Mi misi sotto le coperte e subito mi addormentai. Mi sentivo scossa, ma rilassata. Avei voluto fare l'amore con lui e farmi coccolare un po', ma andò via ed ero troppo stanca per provarci quando tornò a letto.