Questa mattina avrei dovuto ricevere la punizione settimanale come ogni lunedi, così quando Mauro mi ha detto di aspettarlo in sala con i gomiti sul tavolo, mi sono subito andata a mettere in posizione, nuda, ad attenderlo.
Venivamo da un week end molto intenso alla baita e sentivo ancora un fortissimo desiderio che mi bruciava dentro tale che mentre lo attendevo ho iniziato a toccarmi il clitoride, l'ho fatto quasi senza pensarci, poi sono tornata in posizione, ad attendere, ma non ho resistito e ho ripreso a masturbarmi furtivamente; quando è entrato Mauro
"Ah è così che attendi di ricevere una punizione?"
Tolsi la mano di scatto, ma ormai mi aveva vista
"Questo vuol dire che sarai molto severo?" gli dissi girandomi verso di lui
"No Rosaria, questo vuol dire che oggi la sculacciata te la impartirà Luisa, cosi impari a prendere sempre tutto come un gioco. Non aggiungere una parola e va a metterti in castigo", mi disse poi indicandomi l'angolo
"Resterai li finchè non arriva Luisa" mi ha detto.
Cosi ho atteso faccia al muro l'arrivo di Luisa, che è arrivata dopo circa venti minuti. Mauro era già uscito, ma l'aveva avvertita che avrebbe dovuto punirmi, tant'è che entrando in casa
"Signorinella buongiorno, mi ha chiamata Mauro e mi ha detto che devi essere severamente punita, è da tanto che non dovevo più prendermi cura della tua disciplina, ma a quanto pare non impari mai" iniziò sgridandomi
"Si signora" le risposi, stando ancora faccia al muro. Lei non ha atteso molto e sedutasi sul divano
"Forza signorinella, sulle mie ginocchia"
Sono passata dallo stato di eccitazione ad uno stato di angoscia, non avendo la minima voglia di essere sculacciata dalla governante. Mi sono stesa sulle ginocchia di Luisa con il cuore che mi batteva forte dall'ansia. Sapevo cosa mi aspettava.
SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK
ha iniziato a sculacciarmi direttamente con la spazzola di legno alternando destra e sinistra velocemente e sgridandomi, ma senza sapere il reale motivo per cui stessi meritando la punizione
"Alla tua età ancora sulle ginocchia a prender sculaccioni"
SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK
"Possibile che non metti su un po' di giudizio"
SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK
Io non ho resistito un attimo da quando ha iniziato a sculacciarmi dimenandomi e urlando
"bastaaaa bastaaaaaaaa ahiaaaaaaaaa"
ma serviva davvero a poco, perchè Luisa era solo concentrata ad impartirmi colpi di spazzola, come se dopo tutto il tempo passato dall'ultima volta, avesse sentito la mancanza di farlo
"Ahiaaaaaaaa bastaaaaaa ahiaaaaaaa fa malissimo bastaaaa" continuavo ad urlare invano
"Deve far male, così le ricordi meglio", incalzava
SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK
SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK SSSSSSSSSSSSMAAAAAAAAAACK
Il dolore era diventato intensissimo e insopportabile già da parecchi colpi tanto che non sapevo più a cosa aggrapparmi con forza per resistere, pregando che Luisa interrompesse il castigo prima possibile.
"Vatti a mettere in ginocchio nell'angolo ora e non muoverti" mi disse quasi affannando tanto è stata imperiosa a colpi di spazzola.
Rimasta nell'angolo ancora un po', ad un certo punto mi sono alzata per andare a prepararmi, visto che dovevo iniziare a lavorare, ma Luisa andò su tutte le furie
"Come ti sei permessa di interrompere il castigo senza neanche chiedermelo?" con tono severo e imponente
"Signora devo iniziare a lavorare tra poco", ho risposto
"Ha ragione tuo marito quando dice che non prendi le punizioni sul serio, ma ora ti insegno io..." prendendomi per l'orecchio e stendendomi di nuovo, di forza, sulle sue ginocchia.
"Dovevi chiedermi di poter interrompere il castigo!" e a mano aperta ha iniziato a sculacciarmi fortissimo, così forte da fare più male della spazzola.
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"dirò a Mauro che ti ho dovuta punire due volte"
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I colpi facevano ancora più male, perchè dopo un po' che hai ricevuto una sculacciata, specialmente con la spazzola di legno che lascia i lividi, riprendere colpi negli stessi punti, fa male il doppio se non di più.
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continuava a sculacciarmi.
"Ora va a prepararti per il lavoro che io riprendo a fare il mio" mi disse facendomi alzare.
"Si signora", ho risposto senza aggiungere altro e correndo a vestirmi. Avevo il sedere in fiamme e gli occhi gonfi dalle lacrime, tanto che avevo paura si potesse notare in qualche videocall. Ho lavorato l'intera giornata sentendo il dolore dei lividi sul sedere, certa che il giorno dopo sarebbe stato anche peggio.
Stasera avrei voluto farmi perdonare da Mauro, facendomi trovare ai suoi piedi, ma entrando dalla porta è stato lapidario, facendomi alzare e baciandomi sulla fronte
"Sei ancora in punizione, ho saputo che hai fatto arrabbiare Luisa, va a letto senza cena" mi ha detto senza farmi aggiungere altro.
Io a capo chino, ho eseguito e mentre lui sta cenando, ho scritto quanto accaduto sul blog.
Buonanotte