Solitamente non riporto i dettagli delle sculacciate settimanali, ma ho deciso di raccontare quanto accaduto giovedi scorso, non tanto per le sculacciate, ma per come ho affrontato e vissuto l'episodio.
Siamo in vacanza, ma nonostante questo, mio marito ha deciso che devo ancora ricevere la punzione del Giovedi e questo "fino a che lo riterrà necessario" (cito testualmente).
In questi giorni di vacanza le ho ricevute ogni settimana, ma visto che siamo andati a fare i turisti per città in giro tutto il giorno non ho dovuto ricorrere ad alcun espediente per nascondere i segni sul mio sedere.
Giunti però in un luogo prettamente balneare per tutta la settimana non ho avuto modo di pensare neanche al problema fin quando è giunto il momento cruciale.
Caso ha voluto che mercoledi mattina, avessi avuto la spensierata idea di farmi un selfie in terrazza, dalla stanza dell'hotel e che una forte folata di vento mi abbia fatto volare giù gli occhiali da sole che avevo appoggiati sui capelli. Ebbene, erano occhiali decisamente costosi e Mauro si arrabbiò, dicendomi che devo avere più attenzione.
Mi ha messo sulle ginocchia e mi ha sculacciata in terrazza stessa senza esitazione fin quando, soddisfatto della punizione, non si fermò
"preparati, ci aspetta la barca per andare in spiaggia".
Stiamo frequentando una spiaggetta naturista carinissma, molto riservata, raggiungibile solo in barca. Io ero ancora scossa dalle sculacciate e arrabbiata per aver perso gli
occhiali, ma non mi scomposi né dissi nulla a Mauro. Salimmo in barca, una barchettina privata che ci fa da traghetto per la spiaggia e sfacciatamente, poco dopo esserci avviati, tolsi il vestitino per rimanere solo in costume (perizoma ovviamente). Giunti poi a destinazione ho sfilato e riposto, come ogni mattina, il costume nella borsa da mare e ho trascorso la giornata con grande disinvoltura in acqua o a prendere il sole.
In barca mi voltai per osservare lo stato del mio sedere e come sospettavo, nonostante l'abbronzatura, era molto evidente che il rossore non fosse dovuto al sole.
Devo essere onesta, frequentare una spiaggia dove è possibile prendere il sole integralmente il pudore viene accantonato parzialmente e di certo stando solo con mio marito e senza altri amici (non tutti i nostri amici sono come Martina e sanno delle nostre abitudini) è stato più facile per me affrontare la situazione imbarazzante.
In passato sarei rimasta coperta tutto il tempo, di sicuro.
La mattina successiva, prima di andare a prendere di nuovo la barchetta, Mauro si è presentato da me
"Oggi riceverai la punizione del giovedi sin dalla mattina, con i segni della cintura farà più effetto".
Non esitai "come desideri amore" dissi e senza scompormi mi piegai in avanti e afferrai le caviglie.
Mi diede 40 colpi di cinghia, fortissimi, resi ancora più dolorosi dalla posizione. Quando finì di sculacciarmi mi girai per osservare il mio sedere, avevo evidenti i segni del cuoio e il sedere paonazzo.
Disinvolta gli dissi "ora andiamo a mare, domani prenderai il cane?"
Non la prese bene, mi fece mettere di nuovo piegata in avanti e mi assestò altre 40 cinghiate più forti e dolorose di prima. Non avevo pianto alle prime 40, ma alle seconde ero praticamente una fontana. Ogni colpo riecheggiava nelle orecchie nonostante fossimo all'aperto e il bruciore era sempre più intenso.
"Scusa amore, scusa" gli dissi rialzandomi e toccandomi il sedere.
"Domani mattina, sarai accontentata, le prenderai di nuovo con il cane, così vediamo se impari ad essere sfacciata".
Non mi lamentai, replicai solo con "va bene amore", poi mi andai a lavare il viso e di nuovo verso la spiaggia.
Il terzo giorno fu la stessa cosa e il sedere, assolutamente non ripresosi dai colpi dei giorni precedenti, acquisì anche i segni del cane, spessi e rigonfi.
Affrontai con orgoglio tutti e tre i giorni, sfacciatamente, ma con orgoglio. I colpi ricevuti li sentivo sulla mia pelle anche solo entrando in acqua o per la brezza marina sulla pelle, ma li ho portati a testa alta e senza inibizione.
In spiaggia non eravamo tantissimi e l'ambiente è davvero molto silenzioso e riservato, ma sono certa che più di una persona si sia soffermata ad osservarmi, l'ho notato con certezza almeno in tre occasioni e in tutte e tre le occasioni, mi girai verso mio marito e lo baciai intensamente sorridendogli.
Ho scrtto tutto dallo smartphone, pur di non arretrare questo racconto.