Real time, sculacciata anche di sera

due volte nello stesso giorno fa malissimo

Pubblicato da Rosy - 2021-01-13 23:53:50

Son rientrata alle 17.40 a casa, ero agitata e avevo un forte bisogno di parlare con Mauro. Avevo bisogno di scrollarmi di dosso tutto quel peso che sentivo da un paio di giorni.
Son andata in bagno, acceso l'aria condizionata in camera, preparato la cena, apparecchiato poi mi son spogliata completamente, attivato la registrazione video dal tablet e mi son messa faccia al muro di mia spontanea volontà e ho atteso...

Mi sentivo sempre più agitata man mano che il tempo passava, ho chiuso gli occhi e ho provato a rilassarmi, volevo che Mauro capisse quanto mi stessi impegnando.
Oggi non ci siamo proprio sentiti (non è anormale, spesso non troviamo il tempo l'uno o l'altro di mandarci una emoticon), non sapevo a che ora sarebbe rientrato, ma nonostante sapessi che una volta arrivato mi avrebbe sculacciata, non vedevo l'ora che arrivasse.

Passò un bel po', credo una trentina di minuti almeno. Nonostante l'aria calda, avevo piedi e caviglie gelide e ho iniziato a muovermi un po' su me stessa, per sgranchire un po' le gambe, ma non ho ceduto e son rimasta li ferma...

Quando ho sentito la porta aprirsi son sobbalzata dalla felicità mi sarei girata per corrergli incontro e abbracciarlo, ma non ho reso vano il mio sforzo e son rimasta immobile (solo ora, prima di scrivere questo racconto, rivedendo il video fatto dal tablet, ho visto il tempo trascorso. Son stata immobile per 1 ora e mezza!!!).

"Amore mio, che ci fai li?" mi ha sussurrato Mauro entrando in camera e avvicinandosi a me.
"Amore sono stata brava oggi, hai visto? Ho anche ripreso tutto con il tablet che sta sul comodino, vedi? Non mi sono mossa da quando sono arrivata!"
"Cucciola, ma non te lo avevo chiesto, vieni qui", mi ha girato e mi ha abbracciato forte. Mi son sciolta come neve al sole.
"Ho anche cucinato, ma prima che tu parli vorrei chiederti una cosa", gli ho detto
"So che sei arrabbiato, ma non ce la faccio più a stare in ansia e so che stasera devi ancora sculacciarmi, ma se stringo i denti e me le dai con il cucchiaio di legno, poi possiamo terminare questa punizione e non protrarla ancora? Non ce la faccio più a sentirmi in colpa!". Mi son lanciata, avevo il cuore che mi batteva fortissimo, ma dovevo provarci.
"E se avessi già deciso di dartele con il cucchiaio di legno?" mi ha risposto mentre mi abbracciava e sorridendomi.

Un attimo di silenzio brevissimo.
"Scherzo amore, ma non è mica una questione di voler fare più o meno male? Ti sculaccio perchè tu capisca di aver sbagliato e la gravità della cosa. Dei soldi non importa e neanche dei punti della TUA patente che verranno scalati (ci ha tenuto a sottolinaerlo), ma sai quanto sto in pensiero per te e il fatto di guidare una macchina molto potente non ti deve far rilassare spingendo oltre il necessario".
"Lo so amore, ma non me ne sarò neanche accorta quando guido la tua sembra di stare fermi anche a 140!!!"
"Perchè? Arrivi anche a 140?? Tu devi andare piano, mannaggia a te! Mi fai preoccupare ancor di più!" stupito, quasi come se stesse parlando ad una figlia neopatentata.
(certo che stavo andando così bene... potevo evitare di dire che corro ogni tanto... ma per fortuna non si è arrabbiato).
"Amore, ma mi hai insegnato tu a guidare, sono brava!" (ruffiana in modalità massima, ma mi son presa un altro abbraccio. Ormai poteva farmi quel che voleva... ero sciolta).

Pensavo intanto che la questione "riduzione della pena", non fosse stata del tutto chiarita, ma ho evitato di rimettere in mezzo l'argomento.

"Amore, non voglio che passi tutto in secondo piano come se non fosse successo niente, quindi devi ancora essere sculacciata" mi ha detto tornando serio e guardandomi negli occhi.

Si è seduto sul letto e mi son messa direttamente sulle sue ginocchia senza dire nulla.

"Te ne darò solo 20, ma voglio che le ricordi bene. Contale alla rovescia!!! Se sbagli riparto da zero"
Non mi aveva mai chiesto di contare le sculacciate, né io l'ho mai fatto, restando sempre concentrata e stringendo i denti il più delle volte.
"Va bene, amore"
CIAFFFF

forte, molto forte, sulla natica destra, ho provato un dolore così intenso da farmi trasalire

"20"

CIAFFFF

sulla sinistra la seconda volta, con la stessa intensità. Penso non sia mai stato tanto rigido.
"19"

CIAAAAAFF

Sobbalzo letteralmente e quasi poggio i piedi a terra per mettermi in piedi, metto tutte e due le mani sul sedere di istinto e urlo
"Ahia amore, fa malissimo!!!"

CIAAAAAAFFFFF

arriva subito più intenso di prima
"17" urlo io, ma lui si sovrappone e dire "20!!! E basta fare storie!!!" con tono severo

CIAAAAAAAAF

"am...."
non mi fa finire di parlare che subito giu un altro colpo e di nuovo lui
"20!!! Vogliamo fare così tutta la sera?"

"Amore,  cosi fa malissimo!" gli dico girandomi verso di lui

"Amore è una punizione! Sei stata bravissima oggi, non farmi ricredere"

Qui ho chiuso stretti gli occhi e i denti, mi sono afferrata fortissimo al letto e alle sue gambe con le braccia, poi ho alzato su la testa, presa di orgoglio e ho detto con fermezza

"No amore, sarò bravissima!"

CIAAAAAAAAFF, 20, CIAAAAAAAAAAAF, 19, CIAAAAAFFFFF, 18, ..., CIAAAAAAAAAFF 3, CIAAAAAAAAAAAAAF, 2, CIAAAAAAAAAAF 1

Le ho prese tutte, senza più fiatare, se non per urlare il numero ad alta voce e senza mai staccare le mani da dove mi ero afferrata fortissimo per tutto il tempo e senza mai chinare la testa, guardando dritto di fronte a me.
Due lacrime mi hanno solcato il viso, ma non ho battuto ciglio, ho tirato su col naso e ho ricevuto la punizione fino in fondo.
Ero fierissima di me (lo sono tutt'ora a dire il vero). Il dolore mi saliva fino al cervello e quando si è fermato, mi bruciava fortissimo anche perchè ogni sculacciata di questa sera la sentivo il doppio a causa della sculacciata presa di mattina e dell'intera giornata seduta tra auto e scrivania.

Mi sono alzata in piedi e mi sono girata subito verso l'angolo dove ero stata fino a poco prima e son andata li senza che lui dicesse niente come a cercare un momento per me.
Lui è venuto dietro di me e mi ha stretto forte, poi mi ha sussurrato "sei stata bravissima amore e sono certo che non correrai più in macchina d'ora in poi. E' tutto finito, vieni a farti coccolare un po'.".
Mi son stretta a lui e mi son fatta coccolare, poi ho alzato lo sguardo ad incrociare i suoi occhi e gli ho chiesto "mi hai perdonato?" e lui mi ha risposto sorridendo "come potrei non perdonarti, sei stata bravissima".
Dopo ancora un po' di coccole poi mi ha detto

"su rivestiti, che andiamo a cena, poi torniamo qui a coccolarci".
Ero strafelice, il macigno che mi ero sentita addosso era scivolato via completamente. La pace dei sensi!

Abbiamo cenato sorridendo, abbiamo bevuto uno splendido Amarone, abbiamo parlato e abbiamo flirtato per tutta la cena...
poi ad un certo punto siam saliti addosso l'uno all'altro e mi ha scop.. (no, non abbiamo per niente fatto l'amore) fino a farmi impazzire e ben più di una volta!!!

Ora sono qui a scrivere, fiera e felice di tutto quel che mi è successo in questi due giorni, a cancellare il video fatto nel pomeriggio prima che si carichi su Google Foto... col sedere ancora in fiamme!


Rosy

Ti ringrazio, veradd, riporterei i complimenti a Mauro, ma fa come se gleli avessi fatti :D

2021-01-14 22:14:26

veradd

complimenti per il vostro affiatamento e per la sua bravura nel prendersi cura di te e farti imparare le tue lezioni senza tralasciare affetto amore e sesso ;)

2021-01-14 10:54:52