Solitamente racconto in ordine cronologico della mia relazione con la domestic discipline, ma da quando ho aperto questo blog ancora non mi era capitato di scrivere un racconto in real time (o quasi, comunque attuale),
Stamattina arrivata in ufficio prendo il cellulare e leggo un messaggio di Mauro
"Hai preso una multa per eccesso di velocità con la mia macchina 3 mesi fa, sono molto deluso e arrabbiato. Questa sera, non importa a che ora rientrerò in casa, voglio trovarti completamente nuda e faccia al muro nell'angolo vicino al mio comodino in camera da letto. Sarà bene per te non disobbedire".
mi si è gelato il sangue! Oh mio Dio, che ho combinato! Quanto sarò andata forte! Ma dove? Sapevo quanto lui ci tenesse a non prender multe e quante volte mi ha detto di non correre, ma se dice che son stata io con la sua macchina, è evidente che si riferisce a quando ho portato la mia a fare il tagliando e per qualche giorno ho preso in prestito la sua (tanto lui usa sempre la moto).
Ho passato una giornata agitatissima. Mi sentivo tantissimo in colpa e sapevo di averlo fatto proprio arrabbiare.
Tornata a casa per le 18.30 (più tardi del solito e col timore che Mauro potesse esser già di ritorno prima di me) ho acceso di corsa l'aria condizionata in camera da letto e son corsa in bagno a fare pipì, dopo di che mi sono affrettata a spogliarmi in camera da letto e ad attendere... Non mi son messa subito faccia al muro, ma stavo in attesa di sentire il rumore della porta aprirsi per mettermi subito in castigo come richiesto. Non volevo farlo arrabbiare ulteriormente, ma già stavo in ansia, stare in piedi sul pavimento ancora gelido non mi andava proprio.
Sentii la porta d'ingresso, sobbalzai, mi misi subito faccia al muro e rimasi immobile, dopo aver dato uno sguardo fugace all'orologio e aver notato che avevo atteso già più di 1 ora il suo arrivo (segnava le 19.45).
Sentivo Mauro in casa, immaginando stesse riponendo giubbino, casco e poi lo sentii andare a far la doccia. Non si è affacciato neanche in camera da letto.
Ero tesissima e tra l'altro, dovevo correre di nuovo a far pipì, ma proprio volevo evitare di non farmi trovare come mi aveva chiesto.
"Sai vero che dalle telecamere ho visto perfettamente che non stavi in punizione?" disse entrando in camera da letto
"eh..."
"No! Non dire nulla!" troncando il mio sospiro sul nascere
Restai in silenzio!
Porca miseria non avevo proprio pensato alle telecamere dell'allarme che può vedere anche dal cellulare... ho peggiorato ancora la mia situazione, non sapevo cosa fare e son rimasta ancor di più a testa bassa faccia al muro.
D'un tratto sentii Mauro sfilarsi la cintura dei pantaloni. Giuro mi si è gelato il sangue e quasi non mi scappava di far pipì.
"Sai che mi hai fatto arrabbiare, che mi hai deluso e che mi hai anche disobbedito. Ti ho detto sempre di non correre!", parlandomi con tono serio ma senza alzare la voce, molto pacatamente.
"Amore scusami", sussurrai
"Niente scusa! Non ti sculaccerò stasera!" Disse fermamente
Non sapevo se sentirmi distesa o meno, ma per fortuna la cinta l'aveva tolta solo per svestirsi, cosa che fa abitualmente, ma che vista la tensione, mi aveva fatto sudare freddo.
"Resterai così tutta la sera finchè non verrò a dormire e verrai a cenare nuda, per poi tornare in punizione e senza fiatare! Senza se e senza ma!".
"Vado a cucinare, vengo a chiamarti io quando è pronto e farai bene a non muoverti stavolta".
E' venuto a chiamarmi alle 20.30 (era appena iniziato il tg2). Abbiamo cenato in silenzio, mi vergognavo tantissimo (non che non mi avesse mai visto nuda, ma la situazione per me era di grande imbarazzo). Mangiai fugacemente poi chiesi
"Posso andare a fare pipì, non ce la faccio più, sto trattenendo dalle 6?".
"Va pure, fa la doccia e poi torna in punizione senza muoverti"
Feci come mi aveva detto e tornai in quell'angolo per restarci fino alle 22. Ero stremata quando rientrò in camera dicendo
"Domani mattina riceverai una sculacciata prima di andare a lavoro e poi al mio rientro a casa, prenderai un'altra sculacciata e così sarà pure dopo domani e non voglio sentir discutere, altrimenti i giorni di punizione passano a 3".
"Ora vieni a dormire! Niente pigiama".
Entrata sotto alle coperte, stanchissima sono rimasta a pensare per un bel po' e non riuscendo a dormire, atteso che Mauro sprofondasse nella più intensa fase rem, ho preso il cellulare e ho iniziato a scrivere questo post.
E' la prima volta che mi chiede di stare in punizione prima di sculacciarmi ed è la prima volta che decide di punirmi in più riprese.
E' anche la prima volta che mi chiede di restare nuda e punirmi completamente nuda. Il senso di vergogna e umiliazione è fortissimo e per di più non riesco a sentirmi serena, perchè so che la cosa non è ancora finita, anzi... ha preferito rinviarla ai giorni a seguire.
Vi aggiornerò domani... ho bisogno di chiudere gli occhi e riposare.