Avevo promesso a Mauro che il weekend di San Valentino sarebbe stato pieno di sorprese, cosi mantenni sin dalla mattina il mood in perfetta continuazione di quanto avvenuto la sera precedente. Completamente nuda, feci colazione con lui, per continuare a stargli accanto sommessamente, ma continuando a provocarlo e stuzzicarlo di tanto in tanto, questo fin quando non udimmo il suono di una macchina giungere lungo il nostro lungo viale. Sapevo benissimo chi stava arrivando e sorrisi a trentadue denti quando mi resi conto della macchina.
Andai ad aprire, sempre completamente nuda, facendo accomodare Martina, questa volta giunta
Tempo fa abbiamo avuto un'esperienza in un locale a Londra per una serata BDSM e Martina fece amicizia con una ragazza di nome Melyssa. Stanno insieme da allora! Martina va spesso da lei e vice versa, sono molto affiatate e visto il modo in cui si sono conosciute e la natura del loro rapporto, non è stato difficile coinvolgerle a venire alla baita per il weekend.
Mauro era a conoscenza della relazione tra Melyssa e Martina, ma non si aspettava di trovarsele entrambe in casa all'improvviso, e fu piacevolmente felice.
Accompagnai le ragazze al piano di sopra per accoglierli e mostrare loro la stanza da letto, quindi scesi giù in attesa di essere raggiunti. Non tardarono, Melyssa legò al guinzaglio una splendida Martina spoglia di ogni altra cosa e scesero giù. Cucinammo e poi pranzammo tutti insieme, le ragazze notarono i segni ovunque sul mio corpo e a tavola raccontai della serata e delle sensazioni che avevo provato orgogliosa di aver resistito ad una sessione lunga e davvero dura.
Nel pomeriggio ci recammo nel fienile, le ragazze non vedevano l'ora di giocare e io e Mauro le accompagnammo, mostrando loro tutti gli strumenti con i quali avrebbero potuto trascorrere un'intensa serata.
Martina, venne legata alla croce immediatamente, esponendo la schiena, poi Melyssa ci disse, "perchè non restate a godervi lo spettacolo?" Io e Mauro non ce lo facemmo dire due volte e ci sedemmo alle poltroncine in fondo alla grande stanza.
Melyssa iniziò con il flogger ad infiammare tutto il corpo di Martina, frustandola prima sulla schiena, per poi scendere verso le gambe passando per i glutei, poi fece girare Martina, le applicò delle pinze per capezzoli legate tra loro da una catenina di metallo, poi le applicò una pinzetta anche al clitoride per congiungerla alla catenina in sospensione ai capezzoli.
Martina emise un urlo quando le applicò la pinzetta che mi fece percepire tutta la sua sofferenza. Non ho mai provato e non vorrei mai provarlo, ritengo la mia zona intima, non candidabile alle sessioni bdsm.
Melyssa prese uno strumento dalla borsa con il quale iniziò ad emettere piccole scariche elettriche a contatto con il corpo di Martina. Ad ogni scossa Martina si contorceva e urlava mettendo in tensione le pinzette tra i capezzoli e il clitoride.
Mentre le due ragazze giocavano, iniziai anche io a stuzziare Mauro. Gli infilai la mano nei pantaloni e mi eccitai a sentire che anche lui stava apprezzando. Quando Melyssa slegò Martina dalla croce e le rimosse le pinzette, Martina urlò di nuovo fortissimo mettendosi le mani sui capezzoli e sulla sua splendida patatina. Melyssa fece stendere martina sul lungo bancone dove la legò sempre gambe divaricate e braccia agli angoli per poi prendere delle candele e mettergliele tutte intorno, vicinissime al corpo e iniziare poi a far cadere gocce di cera bollente sulla pelle di Martina. La scena era sensualissima, Martina gemeva ad ogni goccia, Melyssa si muoveva lentamente e con grande sicurezza... mi inginocchiai avanti a mio marito e tirandogli giù la zip, glielo presi in bocca. Ci guardammo negli occhi intensamente e poi iniziai a dedicarmi a lui.
Davo le spalle alle ragazze, non vedevo se si erano accorti di noi, ma fintanto che le osservavamo erano concentratissime l'una sull'altra. Sentire gemere Martina mi eccitava e nella mia bocca sentivo che faceva pulsare anche Mauro.
Le ragazze continuavano a giocare ed io altrettanto con Mauro, mi accorsi che avevano finito con la cera quando udii uno schioppio sordo di frusta. Mi fermai per girarmi e osservare Martina appesa alla trave, con le caviglie legate.
Rimasi a guardare fin quando Melyssa non iniziò a schiccare le prime frustate sui seni di Martina per poi riprendere a stuzzicare mio marito. Stavolta Martina aveva chiara visuale su quel che stavamo facendo io e Mauro, ma era troppo impegnata a gestire il dolore delle frustate che la facevano urlare ad ogni colpo.
Non lo avrei immaginato, ma mentre facevo godere Mauro e sentivo i colpi di frusta su Martina, ho sentito il forte desiderio di essere legata anche io, ma avevo il corpo completamente livido, non potevo ricevere neanche una carezza in alcune parti, specialmente le gambe e il sedere e il seno... insomma, avevo dolori ovunque.
Dopo la lunga sessione di frusta, tornai a sedermi di fianco a Mauro richiudendogli la zip con difficoltà, Martina aveva il corpo completamente coperto di righe rosse, Melyssa la slegò e Martina le saltò addosso baciandola con passione. Melyssa e Martina si immersero una nell'altra, cosi io e Mauro decidemmo di lasciar loro un po' di privacy, uscendo dal fienile.
Mentre mauro mi teneva al guinzaglio incrociai lo sguardo con Martina e le strizzai l'occhio, poi andammo in casa per continuare quel che avevamo iniziato poco prima.
Le due ragazze rientrarono dopo un bel po' in casa, evidetemente sorridenti. Il corpo di Martina era completamente striato come quello di una tigre, mi avvicinai a lei e ci abbracciammo, poi la portai a fare il bagno nel ghiaccio come avevo fatto io già due volte e per convincerla entrai di nuovo nell'acqua gelida con lei. Ci raccontammo un po' di sensazioni, le dissi che eravamo molto eccitati nel vederla gemere e lei mi rispose "eh si, ho visto che stavate facendo..." ammiccando.
Trascorremmo poi il resto della serata a farci solo coccole sul divano di fronte al camino,sorseggiando vino, per poi andare a dormire.
Domenica mattina io e Marti eravamo ancora livide, io son rimasta con i segni per molti giorni, in particolar modo dietro le cosce, quindi poi nel pomeriggio non andammo più nel fienile, ma restammo tutto il giorno a servire i nostri padroni.
Indossai di nuovo i vestiti al rientro a casa, Martina dovendo accompagnare Melyssa in aeroporto, si cambiò alla baita prima di uscire.
La sera io e mio marito riguardammo il video della nostra sessione in tv, mentre ci facevamo travolgere dalla passione.