Stamattina ho ricevuto la prima sculacciata motivazionale. Abbiamo iniziato questo percorso su mia richiesta e non so se avrà un senso raccontarle qui tutte da ora in avanti,
ma la prima di sicuro va registrata tra gli episodi significativi sul tema.
La domenica sera ero tutta un fremito, sapevo che il giorno dopo avremmo iniziato con una nuova routine ed ero eccitata e al contempo intimorita come accadeva le primissime volte.
Mauro la mattina fu preciso come un orologio svizzero e già pronto per andare al lavoro, ben prima del solito, mi svegliò dicendomi
"Va a lavarti e senza rivestirti torna in camera"
Fu un risveglio un po' brusco, ma lui quando si tratta di sculacciate fa sempre sul serio. Andai a fare una doccia, senza intrattenermi troppo a lungo.
Tutto il tempo pensai a cosa sarebbe accaduto da li a poco. Mi asciugai sommariamente e poi tornai in camera, dove trovai Mauro ad attendermi
sul letto, ben rassettato con una spazzola da bagno, di legno, in mano.
Mi stesi sulle sue ginocchia direttamente, senza attendere che lui me lo chiedesse.
"Sarò molto severo con te oggi, amore. Voglio che tu abbia ben impresse nella mente le conseguenze della scelta fatta." iniziò molto seriamente
"Si amore, sono pronta!" gli risposi flebilmente
"Non penso potrai sederti comodamente oggi, ma lo faccio per te" disse poco prima di iniziare a sferrare i colpi
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Iniziò a sculacciarmi forte da subito. Sin dal primo colpo non riuscivo a non pregare che terminasse il prima possibile, ma i colpi erano sempre più dolorosi, forti e frequenti.
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Tenevo duro, stringevo i denti e mi afferravo a lui il più forte che potevo, ma iniziai a dimenarmi. Quella spazola era davvero tremenda!
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Mi misi a piangere e ad urlare dal dolore
"basta basta, amore bastaaaa" urlavo, ma non rallentava né alleggeriva i colpi
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Alternava lato destro e sinistro con precisione e sembrava colpire sempre lo stesso punto, al centro delle natiche, perchè il dolore non riuscivo proprio più a sopportarlo.
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Quando si fermò mi strinsi a lui fortissimo e lo abbracciai piangendo. Anche lui mi abbracciò con amore. Singhiozzavo quando gli chiesi
"me ne hai date tantissime, mi avrai fatto il sedere livido"
"si amore, dovevo essere severo!" rispose lui
Mi ricomposi e scivolai giù a terra per inginocchiarmi avanti a lui.
"Voglio che anche tu inizi la settimana pensando a me tutto il tempo" gli dissi tirandoglielo fuori dai pantaloni.
Avevo il sedere che mi pulsava e sentivo il calore sprigionarsi e più sentivo queste sensazioni più impegno e passione impiegai per farlo godere tra le mie mani e la mia bocca. Lui andò poi a lavoro e io feci altrettanto dopo essermi preparata.
Aveva ragione lui, pensai tutta la giornata a quei momenti. Il sedere mi faceva male ed era livido, ma son rimasta tutto il giorno ben concentrata, più del solito.
Al rientro la sera ho voluto fargli una sorpresa. Arrivata a casa prima di lui, mi son fatta trovare all'ingresso della porta nuda, a quattro zampe, con collare, guinzaglio e plug a coda inserito. Per esser sicura che potesse trovarmi appena aperta la porta ai suoi piedi, mi ci son messa immediatamente restando li immobile fino al suo arrivo.
E' rimasto davvero sorpreso, come immaginavo, nel vedermi li sull'ingresso al suo rientro..
Non gli ho dato il tempo di fiatare che ho gattonato da lui e senza staccare le mani da terra, gli ho aperto la zip con i denti e ho iniziato a mordicchiarlo finchè non mi ha aiutata tirandolo fuori.
Gliel'ho preso in bocca avidamente e non mi sono fermata finchè non mi ha riempito la bocca. Alzato lo sguardo, fissandolo negli occhi ho aperto la bocca per mostrargli con orgoglio quel che mi aveva dato, poi chiusi la bocca facendogli capire che non avrei deglutito fino a suo ordine, come piace a lui.
Non era necessario parlare, il nostro era un gioco di sguardi, sensazioni, perversioni...
Una volta rivestito riprese il guinzaglio, poi ha iniziato a girarmi intorno per osservare lo stato del mio sedere e darmi due schiaffetti secchi, per poi portarmi con se in bagno, legarmi al termosifone e infine farsi la doccia. Ci siamo spostati poi in cucina, si è preparato la cena, ha apparecchiato la tavola ed io sempre carponi al guinzaglio, al suo fianco.
Seduto a tavola, mi ha tenuta ferma al guinzaglio accanto a se e solo dopo aver mangiato ha messo in terra il suo piatto, che non aveva mangiato completamente, e un piatto con dell'acqua. Ci siamo guardati negli occhi, mi ha accarezzato per poi farmi un cenno di assenso. Gli avevo mostrato che non avevo ancora ingoiato il suo seme, per poi deglutire.
Ho mangiato dal piatto senza mai staccare le mani da terra. Sono rimasta tutta sera con lui sempre ai suoi piedi finchè non mi ha portato in bagno dove mi ha sfilato delicatamente il plug.
Ho fatto pipi e poi mi ha fatto la doccia, sempre tenendomi carponi, con il doccino. Solo alla fine mi ha portata a letto, in piedi, sganciato il collare e senza esitare mi ha scopata facendomi gemere e godere come non mai.