E' da un po' che non venivo qui a scrivere, ma come ho avuto modo di raccontare, non è che venga sculacciata così tanto frequentemente e con l'andare del tempo mi son vista bene dall'evitare situazioni/comportamenti che potessero farmi finire sulle ginocchia di Mauro.
Voglio raccontarvi, però quanto accaduto due giorni fa.
Erano un paio di settimane che, presi dal lavoro e un po' dalla routine, tra me e Mauro venne un po' a mancare "la scintilla", lui in particolar modo, era un periodo che tornava a casa e subito si piazzava nel suo studio a lavorare e fare riunioni di lavoro fino a tardi (questo anche perchè alcuni lavoravano ad un fuso orario diverso dal nostro).
Finalmente giunti al sabato, non vedevo l'ora di poter stare un po' con lui e goderci un po' di intimità; durante la mattinata in giro a far un po' di spesa per la settimana, poi abbiam pranzato fuori per poi tornare a casa. Ero tutta un fremito... non vedevo l'ora di rientrare a casa e saltargli addosso, quando gli arrivò una telefonata che poi continuò nel suo studio appena rientrati...
Ero delusa, frustrata...
Andai in camera e decisi "di fare da sola"! Presi dal cassetto i miei giocattoli e iniziai a "dedicarmi a me stessa", ma fremevo dentro e giunsi alla conclusione che dovevo forzare l'accensione di questa "scintilla". Determinata, mi spogliai completamente, entrai nello studio di Mauro, che era in call con dei colleghi, mi inginocchiai avanti alla sedia, gli aprii con decisione la lampo dei pantaloni e iniziai a...
Mi fece cenno che non era il momento adatto, ma era eccitatissimo ed io non avevo alcuna intenzione di fermarmi... e non lo feci finchè non completai l'opera... deglutii, staccai il cavo di alimentazione del PC mentre lui, ormai completamente "distratto", era acora in call, gli tolsi gli auricolari e gli dissi, eccitatissima e carica di adrenalina, senza dargli il tempo di parlare
"Ora puniscimi come merito" e mi stesi sulle sue gambe...
Non disse nulla e non se lo fece dire due volte.
Iniziò a sculacciarmi fortissimo su entrambe le natiche. Non diceva niente. Faceva malissimo, accennai delle urla mentre mi sculacciava... arrivo ad una 20ina, forse qualcuna in più (non le stavo contando) quando scesi dalle sue gambe, gli riattaccai la spina al PC, glielo accesi di nuovo e andai via dicendogli
"Ora torno in camera a masturbarmi!"...
Lo lasciai di stucco. Mi guardò sorridendo mentre andavo via.
Così, io ripresi a giocare con i miei giocattoli e lui richiamò i colleghi...
Passò un po', forse un'oretta circa... io ero ancora li a rilassarmi... avevo ancora in bocca il suo sapore, quando arrivò lui.
Non interruppi il mio svago, anzi lo guardai mentre continuavo.
Mi si avvicinò sussurandomi "Non avevo finito di punirti!"
"Beh e cosa stai aspettando?", risposi con fare di sfida
Mi ruotò sul letto mettendomi pancia in giù e spingendo con la mano la mia che teneva il vibratore dentro di me disse
"Continua e non fermarti!"
Si sfilò la cintura dai pantaloni, la piegò e mi diede un colpo molto forte, che a dire il vero fece più rumore che male, sul momento...
"Tutto qui? Pensavo volessi punirmi!" gli dissi mentre mi teneva giù ferma
"Pensavo di meritarne molte di più!" continuai...
"Sei una sfacciata! Le prossime 10 vedrai se le sentirai!"
Mi ruotai di nuovo sul letto di scatto, continuavo ancora con il vibratore e gli risposi, ormai completamente in trance,
"10 neanche mi accorgo che mi stai sculacciando, dovresti darmene almeno 30!"
"Piccola impudente! Ne prenderai 40 e senza fiatare" ribadì, girandomi di nuovo pancia in giù e iniziando a sculacciarmi con la cinghia.
Era la prima volta che Mauro usava la cinghia. In alcuni momenti, in passato, l'avevo temuta particolarmente, ma in questa situazione ero così presa da tante sensazioni che la affrontai senza timore.
Iniziò a far malissimo ad un certo punto, sentivo il sedere in fiamme, continuavo a tenere la mano destra sotto la pancia e a tenere il vibratore dentro di me, ma senza muovermi, ero stra eccitata, ma faceva male davvero e iniziai a gridare
"ahi, mi fa male, basta!"
Ma non si fermava, né accennava a diminuire l'intensità
"aahi fa malissimo, non lo faccio più" (urlai, mentendo... non sono affatto pentita di quel che ho fatto)
si fermò (beh credo perchè fosse giunto il quarantesimo colpo, non per le mie urla), mi sfilò lentamente il vibratore, mi girò di nuovo e... mi fece impazzire...
Missione compiuta, mi son detta... ma che male...
Ho scritto durante tutta la giornata questo racconto. Ultimamente non trovo qualche minuto libero da poter dedicare a questo diario, ma ci tenevo a raccontarlo.
Fino a qualche tempo fa non mi sarei mai sognata di sperimentare certe sensazioni e non avrei neanche immaginato di vivere un tale turbinino di contrastanti emozioni.
Ci son momenti, in una coppia, che si è troppo assorti, ma se c'è la passione, la complicità, l'amore, si può fare di tutto e trarne sempre il massimo beneficio...
Varie volte ho asserito, nel corso dei miei racconti o rispondendo a qualche messaggio in privato, che a me non piace essere sculacciata
Ebbene, tutt'ora, specialmente nei casi in cui vengo "sgridata" e messa in castigo, mi umilia molto e in quel caso fan anche più male le sculacciate, ma una volta accettato questo percorso e consapevole che con mio marito si possa far accendere ben più di una scintilla, alle volte mi spingo un po' oltre e traggo dalla situazione che si crea un fremito impareggiabile.
Quanto accaduto questo sabato, non lo considero né sottomissione, né punizione. Ho solo scelto di indirizzare una situazione in un certo modo e mi ha soddisfatta tantissimo
(al piccolo prezzo di avere ancora il sedere indolenzito!)