Settimana sola a casa. Mauro in viaggio e io e Sara siam rimaste sole a farci compagnia. Giovedi sera, però, abbiamo deciso di stare tutte insieme con le altre ragazze, al posto di uscire, così son venute a casa Carla, Martina e anche Diana. Ovviamente una serata con Carla, non può mai essere una serata sobria e tranquilla.
Cosi da cena tra amiche è diventato un pigiama party. Sarebbero rimaste tutte a dormire da me. Per tenere alto il ritmo della serata, abbiamo ordinato ogni genere di schifezza online,
e abbiamo cenato a terra avanti alla tv in salotto. Margarita e gintonic ci hanno intrattenute dall'aperitivo al dopo cena. Serata divertente e spensierata, con Carla che ad un certo punto ha proposto
"Giochiamo a strip poker, dai... ci divertiamo!"
Ridevamo e probabilmente le abbiamo fatto capire che ci andava bene tra una risata e l'altra, fatto sta che mi chiese di andare a prendere le carte e io lo feci. Pronte per giocare Carla stessa dettò le regole
"Il vincitore di ogni mano decide a chi, tra i perdenti, toccherà togliere un indumento. Vince l'ultima a restare con addosso almeno 1 indumento. Il vincitore di una mano può anche scegliere di indossare nuovamente un indumento, ma non potrà farlo togliere a nessuna di noi per quel turno. Tutto chiaro?"
Rispondemmo più o meno in coro, ma non so quanto davvero fummo attente alla spiegazione, infatti già alla prima mano, non ricordavamo cosa avremmo dovuto fare.
"Vabbè, questa era di prova, iniziamo dalla prossima".
Sembrava scontato, ma l'unica a perdere indumenti rapidamente fui proprio io. Martina e Carla sembravano essersi coalizzate, quindi se vincevano loro la mano, toccava sempre a me, togliere una anello, un calzino e così via. Solo Diana, da giocatrice stranamente disinvolta, controbatteva facendo togliere indumenti anche a Martina e Carla, ma la lotta era impari ed io non vincevo mai una mano, neanche quando mi trovavo tra le mani un tris di assi (nessuna di noi gioca a poker... qualche volta abbiamo dovuto cercare on line chi vincesse tra un punto e l'altro...).
Non ci volle molto, nel giro di poche mani, mi ritrovai senza reggiseno, ma già quando tolsi la maglia, feci scalpore. Ero ancora completamente a strisce per il weekend estremo alla baita
e Martina e Carla non mancarono di far notare i miei segni.
"qualcuna qui nasconde qualcosa... HAHAHAH" ridevano
"Siete solo invidiose!" replicavo io.
Risate, alcohol e curiosità, fecero si che nel giro di altre 2 mani, persi anche pantaloncini e perizoma. Restai completamente nuda. L'attenzione finì definitivamente sul mio corpo e tutti i segni che portavo, in particolare quelli sulle gambe e il sedere. Anche le due ragazze erano incuriosite, ma continuammo a giocare. Vinsi qualche giro, ma non scelsi di rivestirmi, ero decisa a denudare Carla. Alla fine però la spuntò lei, è sempre troppo astuta, e spogliò tutte.
Non potemmo a quel punto non notare che non ero la sola a portare dei segni evidenti. Diana aveva ancora due lividi tondi tondi su entrambi i glutei, ma era proprio Carla quella che nascondeva qualcosa. Iniziammo col raccontare di me. Accennai alle due ragazze più giovani della mia relazione con Mauro facendo ben attenzione a distinguere i momenti "ludici" dalle punizioni vere e proprie.
Raccontai con entusiasmo del weekend durante il quale mi ero procurata tanti segni, poi ci raccontammo varie storie tirando in mezzo anche Martina e infine la stessa Carla raccontò della sua vena sadica.
Le due ragazze erano davvero attente e curiose, anche perchè l'argomento era raccontato in chiave super hot, ma non riuscivano a capire perchè ad un certo punto a me in particolare avesse iniziato a piacere "essere frustata" passando dalle punizioni.
Fu Diana a sbottonarsi per prima raccontando alcune delle sue disavventure
"A me mamma mi ha sculacciata in presenza del fidanzato di Sara, avanti ad amici di famiglia,non sa più in che modo punirmi, dice che sono terribile" sorridendo e raccontando
"All'inizio non volevo neanche uscire con un ragazzo quando le prendevo, ora me ne frego" e ancora come un fiume "col battipanni, con la spazzola, col tagliere, con il cucchiaio di legno,
più mi dimeno e più forte me le da, ma io continuo a fare quel che mi pare!" rise.
"Sara invece non si lamenta, lei le prende solo col pattipanni"
"Dianaaaaaaa" la sgridò imbarazzata la sorella, sperando si fermasse
"Lei quando mamma si arrabbia non oppone resistenza, si appoggia al tavolo in salone, alza la gonna e le prende senza emettere un fiato
"Dianaaaaaaa daaaai"
"hahah ma è così, pensate che poi si mette pure faccia al muro da sola"
Sara era rossa come un peperone dall'imbarazzo, la sorella non voleva fermarsi
"Cosa devo fare? Se mamma decide, non cambia nulla se faccio l'isterica, tanto vale aspettare che finisca prima possibile"
disse con tono basso a giustificare le sue scelte.
"io le odio, io odio quando mi punisce come se fossi una bambina, tutte noi facciamo cose sciocche anche da adulte..."
rifletteva a voce alta
"Nessuna delle mie amiche mi ha mai detto di aver vissuto una situazione simile, solo io" continuava
"Quindi ne hai parlato con qualche amica?" disse Martina
"No, le ho prese avanti alle compagne di classe, di università... praticamente il giorno dopo lo sapevano tutte le mie amiche. Ormai non invito più nessuna amica a pranzo o per studiare, perchè non si può mai sapere" continuava
"Come fate voi, perchè vi piace tanto?" chiese guardandomi
"Tesoro, guarda che anche a me non piace quando Mauro si arrabbia e mi mette in punizione, ma ho fatto una scelta di vita con lui e la seguo senza storie, però ne ho preso il buono e la nostra vita di coppia è sempre serena e ricca di cose divertenti e frizzanti, la scelta di farmi frustare è venuta molto, molto dopo e non è il dolore a causarmi piacere, quanto tutto quel che accade prima, dopo e durante. In una relazione di coppia, con grande intesa e senza tabù, è fantastico condividere anche questo genere di esperienze".
Poi fu Martina a raccontare di se e del rapporto che ha instaurato con me e Mauro.
"Sara quando hai detto di voler rimanere da noi, ci hai detto che avresti rispettato le nostre regole, ma se detesti così tanto le punizioni coroporali, perchè mai ti sei esposta tanto? Guarda che in casa mio marito ha autorità su di me solo perchè glielo concedo io, non è mica obbligatorio essere sculacciate" dissi a Sara
"Perchè io so essere obbediente e rispettosa delle regole, se da voi si usa così, accetto le vostre regole"
"Ma se sei un angelo" le dissi avvicinandomi a lei e abbracciandola
"Sta tranquilla che se non vuoi, Mauro non ti sfiorerà mai neanche con un dito né tanto meno io" le dissi abbracciandola ancora
"Io sculaccio solo Martina quando fa la monella" dissi poi sorridendo e facendo il verso alla mia amica.
"Piu che altro, ora che sai tutto quanto, mi imbarazzerà di meno se dovesse mettermi sulle ginocchia avanti a te!".
Continuammo un po' a parlare... era notte inoltrata quando decidemmo di andare a lavarci e rivestirci per andare a dormire. Ma non si può parlare di sesso per una notte senza conseguenze. In camera da letto con Carla e Martina, in procinto di metterci sotto alle coperte
"Hey ora si dorme! Datevi un solo bacio voi due e vi metto entrambe sulle mie ginocchia" disse Carla
Martina non se lo fece dire mezza volta, si girò verso di me e spostandomi il perizoma diede una slinguata alla mia patatina da farmi venire i brividi.
"cosi invece possiamo?" disse lei
Inutile dirvi che Carla se la mise sulle ginocchia e la prese a sculacciate, poi quando finì con lei
"Dimmi che non ti è piaciuto e lascio correre per questa volta"
Non risposi, tirai già il perizoma mi stesi sulle sue gambe
"e vorrei lo rifacesse ancora"
Mi diede una serie di sculacciate così forti che non aspettavo potessero farmi tanto male, complice anche il mio sedere ancora livido.
"Mettetevi faccia al muro e venite a letto quando vedete che ho preso sonno!"
La ignorammo e ci andammo a mettere a letto, ci abbracciamo tutte e tre e ci addormentammo sorridendo. La mattina dopo, facemmo colazione tutte insieme e Diana senza peli sulla lingua
"Vi siete divertite ieri sera, voi tre... abbiamo sentito tutto"
"DIANAAAAAAAA" sgridò la sorella
Ci mettemmo a ridere, poi ci preparammo tutte per la giornata, iniziata al meglio.