Giovedi vennero a prendermi Carla e Martina per la nostra classica serata insieme.
Appena entrate dalla porta, Carla balzò ad abbracciarmi
"Rosy amore, non ci vediamo da un bel po', abbracciami... ho saputo che avete avuto un capodanno di fuocoo, brutte zoccolette"
Non sa proprio tenere a freno la lingua, ovviamente Mauro senti tutto e a quel punto intervenne, salutando le ragazze, poi
"Quindi anche a Carla raccontate tutto? Quante persone sanno della nostra vita privata?"
Rimasi un po' interdetta
"Mauro scusaci, ma noi tre siamo come sorelle, ci raccontiamo tutto, specialmente le cose belle" disse Martina
"Visto che tutti sappiamo tutto, penso che stasera farete un po' più tardi... voi due", indicando me e Martina, "meritate una severa sculacciata" tuonò sedendosi sul divano
Carla sorrise, noi due ci guardammo negli occhi incredule
"Amore, daii" piagnucolai
"Rosaria, vieni subito sulle mie ginocchia, senza fiatare"
Remissiva mi avvicinai a lui, alzai la gonna, tirai giù il perizoma e mi stesi sulle sue gambe
Fu punizione vera. Iniziò senza batter ciglio con colpi fortissimi alternando destra e sinista con ritmo velocissimo
SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK
SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK SMAAAAAAAAAAAACK
Non riuscivo a contarle era una furia impetuosa e iniziai a piangere praticamente subito, faceva malissimo.
Non badai neanche al fatto di avere le mie amiche che mi osservavano, ero troppo concentrata sulle sculacciate che stavo ricevendo.
Dopo un po' si fermò.
"Martina, mi hai detto che posso punirti a mio piacimento, come hai visto le punizioni non sono come quando giochiamo, vieni sulle mie ginocchia?" le chiese con tono severo
"Carla, visto che ti hanno raccontato, saprai che Rosaria quando fa la monella le busca di santa ragione, è bene che tu veda", disse lui, non sapendo che Carla viveva come noi una relazione DD, nata proprio dal suo desiderio.
Non dissi nulla però, non era il momento.
"Hai ragione Mauro, fa pure" rispose Carla serenamente
Martina intanto si mise di fianco a Mauro senza indugiare
"Scusami Mauro, ho raccontato io a Carla. Si, puoi punirmi come desideri" disse sommessamente stendendosi sulle sue gambe e alzandosi la gonna.
Mauro fu impassibile anche con lei questa volta, le abbassò il perizoma e iniziò a sculacciarla come aveva fatto con me
Martina però non le aveva mai prese così forte e non riuscì a non dimenarsi e a urlare piangendo
ad ogni sculaccione urlava
AAAAAAAAAAAAAIAAAAAAAAAA AIAAAAAAAAAAAAAAA AIAAAAAAAAAAAAAA
SCUSAAAAAAA SCUSAAAAAAAAAA SCUSAAAAAAAAAAAAAA
La fece rialzare, poi rivolgendosi a me
"Con te, quando torni stanotte, continuiamo e poi ti metto in punizione, ora non voglio farvi fare tardi" mi sgridò deciso a mortificarmi di fronte alle mie amiche
Chinai il capo senza fiatare, quando intervenne Martina, che ancora si massaggiava il sedere
"Mauro se punisci ancora lei devi punire anche me è stata colpa mia. Non prendertela solo con Rosy. Non faremo tardi"
aggiunse poi Carla, probabilmente divertita dalla situazione
"Non è un problema, usciamo più tardi, non badate a me, attendo qui in silenzio".
"Va a prendere il cucchiaio di legno" mi disse Mauro ed io senza fiatare, andai in cucina e tornai con lo strumento richiesto.
Mauro non attese un secondo, si mise alla mia destra, mi cinse con il braccio sinistro per farmi chinare e iniziò a sculacciarmi
forte e velocemente.
I colpi erano incessanti e non riuscivo a stare ferma, poi ad un certo punto iniziai a urlare
"BASTAAAAAAAAAA BASTAAAAAAAA AIHAAAAAAAAAA" e a provare a coprirmi con le mani, ma non sembrava voler smettere
e ancora giù a sculacciarmi con il cucchiaio.
Quando si fermò ero esausta e continuai a piangere per il dolore.
"Va all'angolo e resta li senza muoverti" mi disse indicando un angolo in salone
poi guardò Martina e le fece cenno di avvicinarsi a lui, quindi allo stesso modo iniziò a sculacciarla con il cucchiaio.
Martina provò a stringere i denti, ma cedette subito anche lei e iniziò a piangere e urlare
"SCUSAAAAA SCUSAAAAAAAA, AAAAAAAAAAAAAAAAA"
ma anche con lei Mauro non si intenerì minimamente e continuò nonostante pianti, urla e tentativi di sviare i colpi.
"Va a metterti in quell'angolo ora", le disse una volta fermatosi e indicando un altro angolo opposto al mio
"Carla andiamo di la, facciamoci un aperitivo, mentre le due monelle restano in punizione" disse Mauro andando via con Carla che rispose con uno sciolto
"Volentieri!"
Restarono in disparte per una buona mezzora e solo dopo, ci raccontò Carla, che avevano parlato della nostra relazione e di come Martina si era
trovata coinvolta. Tutte cose che lei sapeva benissimo, praticamente sin dalla mia prima sculacciata.
Tornate da noi fu Carla stessa a dirci
"Su ragazze, che la serata è lunga, andiamo a divertirci!!!"
Ci girammo entrambe per osservare Mauro che con la testa ci fece cenno di andare.
"Ho parlato un po' con Carla, ragazze io e Rosaria viviamo un rapporto che potrebbe far storcere il naso a chi non è in grado di comprendere
prima di divulgare ogni sorta di intimità, parlatemene. Carla la conosciamo tutti da anni e a quanto pare è molto aperta mentalmente (eh... lo so io quanto è aperta, pensai)
vorrei sapere quante persone che conosciamo o che potrei incontrare sono venute a conoscenza del nostro rapporto" disse Mauro rivolgendosi a noi in modo molto paterno
"Solo noi tre, amore, non ne ho parlato più con nessuno che puoi conoscere, non volevo metterti in imbarazzo, scusami" gli dissi
"Scusa anche me Mauro, con Carla siamo abituate a dirci di tutto, non volevo mancarti di rispetto" replicò Martina
"Va bene cosi ragazze, andate pure" rivolgendosi a noi serenamente
"Sei stato severissimo stavolta, mi fa molto male", disse Martina strofinandosi il sedere e tirandosi su il perizoma.
"Certo Martina, questa era una punizione vera e neanche delle più severe. Chiedi a Rosaria" le disse
"Scusa ancora, farò in modo che non capiti più" continuò lei, ammiccando
"Buona serata ragazze" chiuse lui
Andai da lui e lo baciai, poi uscimmo.
Durante la serata Carla ci prese in giro parecchio.
"Marti ora se ti vuoi scopare uno nel locale, come fai con quel sedere viola?"
"Gli dico che le prendo ancora da papà e son stata monella! hahhahahah"
Ci scherzammo su un po' e la serata andò liscia come l'olio con Carla che mentre ballavamo
ci picchiettava i sederi per vedere le nostre reazioni e noi che ridevamo.
Rientrata a notte fonda a casa, mi intrufolai sotto alle coperte con Mauro e glielo presi in bocca.
Si svegliò, mi sorrise e poi facemmo l'amore.