Questo è sicuramente il racconto più hot che scrivo sul blog, ma probabilmente anche una delle situazioni più intriganti che abbia vissuto.
Come avrete capito dai miei racconti, io per Mauro sono disposta praticamente a tutto e riservo in lui fiducia infinita,
avrete anche capito che la nostra relazione sentimentale è ben priva di tabu e la nostra intesa sessuale è splendida.
Più di una volta ho raccontato di situazioni che mi piace organizzare per rendere il nostro rapporto sempre un po' frizzante e che
nonostante fino a qualche tempo fa la mia conoscenza delle sculacciate fosse praticamente nulla, ben presto, una volta iniziata la relazione
di disciplina domestica con mio marito, l'ho coinvolto in sculacciate al di fuori delle punizioni, a fine provocatorio.
Mettetevi comodi, perchè questa volta ho superato me stessa e ho un po' da introdurre prima di arrivare a al clou del mio piano malefico.
Proverò a riassumere alcune parti al meglio per non riempirle di troppi dettagli che allungherebbero troppo il racconto, ma ho paura che supererò le 4 colonne del foglio protocollo!
Ultimamente frequento spesso la mia amica Martina e sono settimane che le nostre discussioni spesso finiscono per incentrarsi
sulle sculacciate. Sembra aver coltivato un interesse improvviso sull'argomento tanto che una sera a casa sua mi ha chiesto espressamente
di voler provare quel che provo io realmente e non per gioco.
Cosi ho provato a mettermela sulle ginocchia e a darle qualche colpo, e ci ho provato davvero, ma nonostante tutto era chiaro che non è quello di cui Martina sentiva bisogno.
"Marti, le sculacciate non funzionano così" le dissi,
"non è solo avere qualche pacchetta sul sedere per fartelo diventare rosso, è tutta una serie di sensazioni, rituali che non so e non posso trasmetterti così"
Lei capì, pur rimanendo un po' delusa, ma era evidente che qualcosa, oltre ai miei racconti, doveva averle acceso una scintilla in testa.
Qualche sera fa andammo in un locale, cosa che da qualche tempo organizziamo ogni giovedi con il solito gruppetto. Ci preparammo tutte in tiro per la serata
e a ritmo di musica e shottini, perso ogni freno inibitorio, tra sguardi ammiccanti e strusciatine, mentre Carla e le altre andarono alla toilette,
Martina si lasciò andare e provò a baciarmi. Non mi tirai indietro. Non sono attratta da lei e se fosse stato un uomo, amico o meno, gli avrei fatto cadere tutti i denti a terra, ma ero euforica e, non per dare ragione a mio marito, mi sentivo come una ragazzina alle prime esperienze e ai primi esperimenti.
Avevo già baciato altre ragazze in passato, ma per gioco, a stampo, giusto per divertimento o per fare fantasticare i compagni di classe, ma questo fu un bacio vero e per citare Kate Perry
"I kissed a girl and I liked it", ... , "I hope my boyfriend don't mind it"
Incrociammo gli sguardi per un po' e fui io a spezzare la tensione con
"Guarda che non te la do stasera!!!"
per ricevere in risposta un
"Peccato!"
al quale replicai con "che zoccola!!!" per poi metterci a ridere e tornare a ballare.
A fine serata ci appartammo un po' al bar e chiacchierammo un po'.
Martina si scuso per l'accaduto, dicendo che si era lasciata andare e che stava parecchio brilla, ma io provai subito a stemperare per non rimuginarci sopra
"Non è colpa tua se sono così gnocca con questo vestitino addosso!"
"beh, veramente si... visto che te l'ho prestato io!!!" replicò ridendo.
Ad ogni modo, continuammo a parlare un po' e alla fine cedette...
"non volevo provarci con te, scusa, sono confusa!"
"Sono state con vari ragazzi di recente, ma non riuscivo a farmi trasportare"
e cosi continuò a sfogarsi.
Erano già le 3 del mattino e parlavamo da più di 2 ore. Carla e le altre erano rientrate a casa nel frattempo.
Continuammo a parlare in auto e fu li che mi venne in mente una cosa un po' perversa... parlavamo di sesso, sculacciate e del nostro momento intimo e mi sentivo eccitatissima e fuori controllo.
"Marti, ti va di fare una follia con me?" le chiesi tutta eccitata
"Tutto quello che vuoi" mi rispose anche lei in fermento
"Organizziamo una cosa a tre con Mauro e ci facciamo sculacciare? Se sa che andiamo in giro a baciarci penso che si arrabbierebbe, ma se lo facciamo avanti a lui..."
"Penso che lo adorerebbe!!!" continuai con il cuore che mi batteva a mille.
"ed io sarei la zoccola?" mi rispose con tono super eccitato "facciamolo!!!".
Non so cosa avessi in mente la sera prima, ma so solo che il giorno dopo, tra l'altro dopo esser pure stata sculacciata da Luisa per essere rientrata a casa con quel vestitino sexy (L'ho raccontato qui), andai da Martina dopo il lavoro
"davvero vogliamo farlo?" ci dicemmo...
"per colpa tua ho anche preso un sacco di sculacciate stamattina, da quella pettegola della domestica!!!"
"ormai siamo in ballo..."
E poi iniziammo a pianificare
Pochi giorni dopo era il compleanno di Mauro. Lo convinsi a trascorrere un weekend fuori perchè volevo fargli una sorpresa.
Giunti a destinazione entrammo in questa casetta di montagna a due piani, molto accogliente e appena entrati non persi tempo
"Amore, accendi il camino, io vado di sopra a prepararmi e vengo giù!"
Non poteva sospettare niente, non poteva avere idea... che eravamo nella casa di montagna di Martina.
In casa c'era già Martina al piano di sopra che mi aspettava.
Aprii la valigia e iniziammo a prepararci. Rapida doccia, ritocco del trucco per poi indossare solo lingerie.
Martina era bellissima. Un fisichetto proprio niente male... e devo dire, proprio un bel sedere.
Siamo state al mare tante volte, ma non mi ci ero soffermata come questa sera.
Prese una bottiglia di Zacapa e preparò due bicchierini belli pieni
"alea iacta est" e bevemmo insieme tutto d'un fiato.
Scendemmo le scale tenendoci per mano, Mauro aveva già acceso il camino nel frattempo e non si accorse subito che stavamo arrivando.
Fui io a richiamare la sua attenzione
"Amore..."
Si girò stupito.
"Siamo state due monelle molto cattive", continuai io prima che dicesse qualcosa
"Meritiamo una severa sculacciata" continuò lei con un tono inaspettatamente provocante e sicuro.
Mauro non si scompose, ma era evidente che fosse "molto interessato" a quel che stava accadendo
"Buona sera Martina, quindi sai che mia moglie viene sculacciata... e ti ha anche detto che quando la punisco la metto anche in castigo?"
"So tutto!" rispose sommessamente lei
"Va a metterti faccia al muro in quell'angolo" le disse indicando ed entrando subito nella parte
Poi si avvicinò a me e fui io a parlargli prima che dicesse qualcosa
"Sculacciaci severamente e ti farò passare una serata indimenticabile!"
Non rispose
"Vieni qui Martina"
"Mia moglie ti ha raccontato che le sculacciate sono molto dolorose?" le chiese
Lei non si scompose
"Siamo state davvero cattive, ce le meritiamo!" con una voce tanto sensuale che io stessa sentii dei brividi poi decisi di spingere un po' sull'accelleratore... eccitazione, adrenalina e rum avevano preso il sopravvento mi girai verso martina e la baciai con passione.
"Abbiamo fatto questo tutta la serata in discoteca! Ti ricordi quando tornai a casa supersexy?"
Mauro non baettè ciglio. Si sedette sul divano
"Martina tu resta in piedi a guardare, poi toccherà a te!"
Mi prese e mi portò sul divano e senza tirarmi già il perizoma, iniziò a sculacciarmi
Iniziò a sculacciarmi, ma non mi faceva male, piuttosto erano pacchettine sul sedere...
continuò per qualche minuto, poi
"Alzati! Martina vieni sulle mie ginocchia!"
Lei si stese sulle gambe di Mauro e lui riprese
"Martina voglio che tu sappia che tra me e mia moglie non definiamo parole di sicurezza, decido io se e quando fermarmi e lei accetta le punizioni che io decido per lei.
Per te però è diverso, voglio che tu mi segnali con i colori di un semaforo se sta andando bene, verso il limite o se proprio vuoi che mi fermi dicendo ROSSO, ci siamo intesi?"
Martina vece un cenno di assenso e disse un secco
"Ok"
Mauro iniziò a sculacciarla, come aveva fatto con me. Era evidente che non c'era il patos e la tensione di una vera punizione. Lei ridacchiava per fugare l'imbarazzo, ma era chiaro che non sentisse alcun dolore.
Con Martina durò di più questa serie di pacchette sul sedere, poi si fermò e le assestò un colpo più forte... e ancora un altro...
"Verde, verde" disse Martina ridendo.
Altri 2 colpi belli secchi e a giudicare dall'esterno direi più forti dei due precedenti
Martina sobbalzo' ridendo... e ancora "Verdeee"
"Alzati!" disse lui con tono severo
"Vai in quell'angolo e mettiti in ginocchio faccia al muro!!!" continuò severo
"Ma perchè, era divertenteee" rispose lei ignara
"Martina, non so cosa ti ha detto Rosaria, ma questa è una punizione, non ammetto risatine e giochetti! Vai immediatamente faccia al muro e in ginocchio, e senti come sarà divertente per la tua amica, ora..."
Martina era euforica... mi si avvicinò e mi baciò intensamente
"Devo averlo fatto arrabbiare..." mi sussurrò ammiccando. Non sapeva davvero cosa aveva innescato.
"Smettetela con questi giochetti, tu vieni subito sulle mie gambe" mi sgridò
Io andai a stendermi sulle sue gambe e lui continuò a sgridarmi.
"Ho ragione a dire che stai prendendo le sculacciate come un gioco! Vai a raccontarlo alle tue amiche, fate le sceme nei locali..."
Iniziò a sculacciarmi con forza, colpendo entrambi i glutei con la mano salda.
Sono questi i momenti in cui non esiste più il gioco, ma solo la concentrazione sul dolore che ti distoglie da ogni cosa.
Il calore si era trasformato rapidamente in dolore insopportabile, io provai a resistere tirando fuori tutto il mio orgoglio,
ma non potevo non urlare ad un certo punto. Ogni colpo diventava sempre più difficile da sopportare e le mie urla di dolore ormai erano implacabili.
"Smettila di girarti continuamente, ragazzina!" sgridò Martina.
Poi si fermò.
"Tu siediti qui a fianco" mi disse
"Martina, sono arrabbiato con te, ma è una tua scelta. Prenderai la punizione seriamente adesso?" disse verso di lei
"Vieni giù!" le indicò
Appena stesa, le tirò giù con forza lo slippino e confesso che un po' mi turbò... ma non fiatai
Martina tirò dietro le mani al sedere per coprirsi, ma Mauro non glielo permise
"Che, ti vergogni ora? Sta ferma!"
Iniziò a sculacciarla, come aveva fatto con me. Martina dal primo colpo iniziò a muoversi e a mettere le mani sul sedere per proteggersi.
Dopo 3,4 colpi Mauro si fermò
"Urla un colore o resta ferma!!!" le disse avvicinandosi al suo orecchio
Martina non disse niente, mi guardò per un attimo poi rimise la testa giù.
"Tienile le mani" mi disse
Poi riprese a sculacciarla molto severamente.
AHIAAAAAAAAAA AHIAAAAAAAAAAAA
urlava ad ogni colpo continuando a scalciare
Mauro era irreprensibile, non si lasciava turbare dai lamenti e continuò a sculacciarla.
Martina continuava a dimenarsi e ad urlare ad ogni colpo e iniziò a piagnucolare.
"scusaaaa mauro, scusaaaaa, bastaaaa" iniziò ad urlare
Mauro si fermò
"Fa malissimooo, bastaa" piagnucolando lei
"E' una punizione, è ovvio che faccia male! Dimmi un colore o sappi che non ho ancora finito con te!"
Lei fu temeraria, tirò su col naso e si asciugò le lacrime con la mano e rispose
"Bianco ti va bene?"
"Alzati!" la sgridò
Incrociammo gli sguardi, ma non capimmo subito...
"Piegati in avanti, gambe divaricate e prenditi le caviglie.... NO! Non tirarle su, anzi, sgancia anche il reggiseno e porgimelo"
non le diede il tempo di tirarsi su lo slip. Voleva farla sentire a disagio.
"tu, fa lo sesso, mettiti di fronte a lei e state così"
Ci lasciò l'una di fronte l'altra piegate in avanti.
"Restate così e non muovetevi!!!"
"Martina... è la prima sculacciata che prendi in vita tua?" le chiese passeggiandoci intorno
"Mamma me le ha suonate qualche volta, ero molto monella!" rispose lei sempre tenendosi le caviglie
"Da adulta, intendevo!" replicò lui
"No! Mai!" rispose Martina, per fortuna non menzionando le volte in cui avevamo provato insieme per la sua curiosità
"Penso tu stia prendendo la cosa poco sul serio e che la tua punizione debba essere più severa, non sei neanche imbarazzata.
Voglio che tu mi dica se continuare, ma sappi che passerò ad altri strumenti per sculacciarvi" Mauro continuava con tono severo
"Fa pure", replicò lei con fermezza, mentre io restavo in silenzio, sempre piegata in avanti come Martina.
"Rosaria, va a prendere il 'cane' dalla valigia" mi chiese. (Come già ho scritto, è uno degli strumenti che porta sempre... perchè non si sa mai). Scappai di corsa a prenderlo
Quando tornai giù Mauro era già dietro di lei e preso il cane mi indicò di tornare in posizione.
Iniziò da Martina e questa volta senza mezzi termini, fece sibilare un colpo davvero forte e veloce sul sedere della mia compagna di punizione.
Martina urlò e si mise in piedi "aaaaaaaaaaiaaaaaaaaaa", sfregandosi il sedere.
Mauro la riprese immediatamente. "Ora basta! Riceverai 10 colpi come questo e li conterai ad alta voce. Afferra le caviglie e non azzardare a lasciare la posizione o a sbagliare il conteggio, perchè ripartirò da capo!"
Io ormai ero abituata a questo genere di richieste, Martina non poteva immaginarlo.
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" subito il primo colpo
Martina si rannicchio' urlando dal dolore
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" arrivò il secondo colpo inesorabile con Mauro che ribadì "DIECI! E smettila di muoverti!"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" un altro colpo ancora, Martina non riusciva a stare in posizione e di istinto mise le mani al sedere mentre urlava, ma sempre senza contare.
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" "DIECI" urlò severamente lui di nuovo, "possiamo andare avanti tutta la notte, se non fai come ti dico
Incrociammo gli sguardi, lei mimò, senza voce "AHIAA", un po' sorridendo.
"Marti, conta e stringi forte le caviglie, più che puoi" le sussurrai
"Silenzio voi due!"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
questa volta scandì a piena voce, seppur tremolante, "NOVE"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF" giunse ancora un altro colpo
Martina non riusciva a stare ferma, si alzò di nuovo si scatto e si rimise le mani al sedere
"Sei una monella impudente" le disse lui sgridandola, e forzandola a rimettersi in posizione, poi le sferrò 4 colpi in rapida successione
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
Poi le si mise di fianco e le cinse la vita con il braccio sinistro e riprese, sempre velocemente, con lei che faceva su giù sui piedi
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF"
"ORA SONO DIECI. Va subito in ginocchio e faccia al muro, e senza fiatare"
Martina ora era in lacrime. Singhiozzava, ma si mise all'angolo senza dire nulla.
"Rosaria, tu prenderai 20 colpi più 5 per aver parlato a Martina mentre la punivo" rivolgendosi a me
"Va bene" risposi senza fare storie, del resto, avevo organizzato io tutto, non aveva senso recriminare.
Presi i 25 colpi con grande rigore. Non sbagliai mai il conteggio né lasciai mai le caviglie.
Devo dire che fecero molto male, piegata in avanti fa sempre più male, ma Mauro non fu particolarmente severo come capitato altre volte.
"Resta in posizione" mi disse, poi si rivolse a Martina "Martina, vieni qui" sedendosi sul divano e indicando di nuovo le sue gambe
"Martina tu sei stata irrispettosa per tutta la punizione, torna sulle mie ginocchia, meriti una severa sculacciata..."
non gli lasciò finire la frase che intervenne
"Hai ragione, scusa" con tono pacato e stendendosi sulle ginocchia di Mauro.
Questa volta Mauro fu più severo, mentre lei si adagiava, la tirò con più forza, facendola stare stesa su una sola gamba e cingendo le gambe di Martina, per bloccarla, con l'altra.
Poi le prese un braccio e la immobilizzò... e iniziò a darle una di quelle sculacciate impetuese che non ti danno respiro.
La stava sculacciando davvero forte e con grande frequenza
"Hai ridacchiato per tutto il tempo"
SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK
"Se ti sculaccio devi prenderla sul serio"
SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK SMAAAAAACK SMAAAAAAACK
Continuava a sgridarla, mentre Martina era in preda alla disperazione. Ora davvero piangeva dal dolore si vedeva in viso chiaramente.
So come ci si sente in quei momenti e so quanto è severo Mauro quando fa così.
In alcuni momenti provavo quasi gelosia a vedere Martina prenderle in quel modo, come se mio marito si stesse preoccupando più di lei che di me.
Dopo 30, forse 60 secondi, non saprei quantificare, Mauro si fermò
"Ora hai capito?" le chiese imponente
"SMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACK" assestandole una sculacciata fortissima
"Rispondi, devo continuare???"
"SMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACK" giù di nuovo un'altra fortissima
"Scusami Mauro, non volevo, mi dispiace", rispose sommessamente Martina, questa volta davvero remissiva e singhiozzando
La fece alzare in piedi. Aveva il sedere paonazzo, ma anche in viso ora era abbastanza provata.
Mauro si sedette sul divano e ci fece mettere di fronte a lui e con le mani sulla testa. Fu la parte in cui mi sentii più imbarazzata stranamente.
Eravamo entrambe nude una di fianco all'altra.
"Avete qualcosa da dirmi?" chiese inaspettatamene Mauro ad entrambi
Martina si girò verso di me.
"Ora tocca a noi! Spogliati, dobbiamo ringraziarti per averci punite..." dissi io.
Mentre si spogliava mi avvicinai al suo orecchio.
"Ti ho permesso di toccarle il culo, ma puoi scopare solo me! Lei ora sarà solo per me!!!"
Mi inginocchiai, mentre gli sbottonavo la zip sentivo già che era eccitatissimo.
Poi... ci divertimmo... Non avevo mai fatto sesso con una donna e non so neanche se per Martina fosse la prima volta,
ma mi fece godere tantissimo e poi io lo feci con lei, mentre Mauro mi prendeva da dietro... Non entro oltre nei particolari, ma fu una serata intensa.
Chiacchierammo fino a notte fonda io e Martina, mentre Mauro dormiva beato.
Parlammo della punizione e le spigai che Mauro con lei era stata un po' severa solo alla fine, ma che poi si era svolto tutto molto pacatamente.
Le dissi della safeword che Mauro aveva tenuto affinchè lei fosse conscia che poteva smettere in qualsiasi momento.
Soprattutto, che quando lo faccio arrabbiare sul serio, le sculacciate hanno comunque tutt'altro effetto. Stare con lei a fianco ha reso comunque più soft anche il corner time
o restare piegata in avanti nuda per tanto tempo.
Poi parlammo del sesso tra noi. A quanto pare lei aveva già avuto altre esperienze, mentre per me era una novità. Le dissi che mi era piaciuto, ma concordammo che era stato solo il divertimento di una serata molto frivola e nulla di più. Le dissi pure che avevo provato forte gelosia anche dovuto al fatto che lei era uno schianto.
La mattina facemmo colazione insieme. Iniziammo un po' in silenzio, ma non ci volle molto a far scemare l'imbarazzo iniziale.
"E' una nottata fantastica, vi voglio bene" ci disse Martina
"Mauro scusami per ieri sera, ero avvolta da un turbinio di emozioni misto ad imbarazzo", proseguì
"Lo avevo capito Martina, non temere!" rispose lui cordialmente
poi dopo un breve silenzio irruppe
"Mi piacerebbe se potessimo ripetere l'esperienza! Mauro puoi sculacciarmi quando vuoi d'ora in avanti!!!" con tono molto divertito e un po' ammiccante
"Trovati un fidanzato.... o fidanzata tutto tuo! Mauro può sculacciare solo me!", poi aggiunsi la frecciatina polemica con il tocco di gelosia finale
"quando ne ha voglia, perchè a quanto pare preferisce farlo fare alla domestica o dedicarsi alle mie amiche più che a me, ultimamente..."
"E' stata una bella serata anche per me, non negherò il mio consenso se mia moglie volesse ripetere in futuro..." replicò lui, furbetto!
"Se te lo meriti, potrei farti sculacciare di nuovo la mia amica in futuro..." risposi provocandolo
"Quanto a te signorina... " rivolgendosi a me "dovrai darmi un po' di spiegazioni su queste serate frivole nei locali quando torniamo a casa"
"Ma daai, non mi sono fatta perdonare per tutto quello che ho pianificato ieri sera? Erano giorni che curavamo i dettagli e facevamo tira e molla io e Martina sul da farsi..."
Finimmo la colazione, poi ci andammo a preparare.
Sotto la doccia, intrufolatami con Mauro
"Quindi ti piacerebbe ammirare di nuovo la mia amichetta nuda?" gli dissi mentre glielo prendevo tra le mani
"Sono gelosa. Hai sculacciato più lei che me!" continuai
"E tu hai leccato più la sua fica che me..."
"ora mi faccio perdonare... " gli dissi, inginocchiandomi.
Lasciammo la casa e salutammo Martina.
In macchina, tornando a casa gli raccontai ogni cosa, della serata, di come mi era venuto in mente. Gli dissi che non desideravo altro che lui.
Poi parlammo anche di Luisa. Gli dissi che proprio non mi andava giù di essere sculacciata dalla domestica e non più da lui.
Lui fu molto attento ad ascoltarmi. Mi disse che l'idea di farlo in tre, lo aveva intrigato non poco e la serata per lui era stata molto piacevole.
Poi su Luisa ribadì "So che ti vergogni ad essere sculacciata da una Luisa, ma alle volte tu con me giochi troppo con le sculacciate. Come ieri sera.
La cosa mi piace, ma finirei per dover essere troppo severo quando ti punisco. Altrimenti non distingui più il gioco dalla punizione."
"Amore, preferisco 50 colpi di nerbo di bue, piuttosto che farmi sculacciare da Luisa", poi ancora
"Guarda che so quando giochiamo e quando mi punisci e non dirmi che in questi anni non ho saputo migliorare il mio comportamento. Ti faccio arrabbiare pochissimo.
Ti prego, fa che Luisa non diventi la mia tutrice e torna tu a prenderti cura di me! Non chiedo altro... poi sai che non ti dico mai di no!"
Mi sorrise.
"io mi prenderò sempre cura di te! Va bene amore, ricorrerò a Luisa solo se strettamente necessario... "
"non possiamo proprio evitare?" replicai
"No, perchè sapendo che c'è la possibiltà, tu eviterai certi comportamenti"
Tornati a casa facemmo di nuovo l'amore.
Ad ogni modo la sera prima è stata tra le più intense ed eccitanti della mia vita.