Mi è costata cara la voglia di esser sculacciata!
Come ho raccontato qui in cerca di una severa sculacciata ho esagerato rispondendo scortesemente a Mauro e non avendo avuto il coraggio di raccontargli che lo avevo fatto solo per provocarlo, ne ho poi subito le conseguenze.
La sera stessa che raccontai sul blog quanto avvenuto, con il sedere in fiamme, scossa, ma anche eccitata, provai a riconciliarmi con Mauro, ma quando andai per... ehm... ad inginocchiarmi, per tirargli giù la zip, mi fece smettere
"Rosaria, sono ancora arrabbiato per come mi hai risposto e sto pensando che resterai in castigo tutta la settimana!", mi disse con tono molto severo
"Amore, mi fa ancora malissimo e poi pensavo..." non terminai la frase che
"Non ti sculaccerò ora!" mi interruppe
"Ehm..." ero interdetta e anche un po' dispiaciuta.
"Ho pensato che per tutta la settimana, resterai nuda un'ora faccia al muro prima di iniziare a lavorare" sempre con tono severo, ma tranquillo
"Tutta la settimana??", replicai d'istinto
"Non ho finito! Prima di metterti faccia al muro, verrai da me con uno strumento a tua scelta in mano, a chiedermi di essere sculacciata per essere stata maleducata!"
Rimasi discretamente dispiaciuta.
"Poi venerdi mi perdoni?" replicai un po' sommessamente
"Solo se mi rendo conto che sarai sinceramente pentita!"
Passò il weekend, i segni del battipanni erano ormai lievi sul mio sedere.
Il lunedi mattina mi sentivo molto giù, perchè lui prorio non voleva stentare a lasciar correre, tutt'altro...
Dopo essermi fatta la doccia, in fretta, mi diressi in cucina e presi un cucchiaio di legno... o meglio "il" cucchiaio di legno. Perchè io so qual'è quello che lui preferisce usare.
Poi andai da lui in salotto
"Amore, buongiorno. Sono stata maleducata, merito di essere sculacciata", porgendogli il cucchiaio
Poi mi misi di fianco a lui, in senso opposto al suo, e mi chinai in avanti leggermente.
Mauro mi cinse con il braccio sinistro intorno alla vita e mi assestò 10 colpi per gluteo decisi e forti, ma non disse niente.
"Grazie amore, buona giornata" gli dissi rialzandomi e andai a mettermi all'angolo.
Lui imperturbabile, prima di uscire da casa, venne vicino e mi baciò la fronte, poi aprì la porta e andò via.
Il rituale si è ripetuto, più o meno allo stesso modo ogni giorno fino al venerdi. Mi sentivo molto umiliata, era chiaro che avevo scelto il modo sbagliato per provocarlo, perchè lui proprio non sopporta quando sono scontrosa e irrispettosa.
Martedi mi feci punire con la cintura, avevo il sedere dolorante e la cinta la reggo notoriamente meglio.
Mercoledi presi il cane.
Giovedi gli portai di nuovo il cucchiaio di legno.
"Amore, buongiorno, so di essere stata irrispettosa e merito di essere sculacciata", gli dissi porgendogli il cucchiaio e chinandomi
Mi diede 15 colpi per parte e fu ancora più rigido del solito.
Venerdi era l'ultimo giorno, speravo, andai da lui con il battipanni in mano e a capo chino e sommessamente gli dissi
"Puniscimi, so che ti ho fatto dispiacere!".
Poi mi pigai in avanti e afferrai le caviglie. E' così che mi sculaccia col battipanni e non volevo deluderlo.
I 10 colpi di battipanni furono severi e fecero malissimo, perchè ormai era da una settimana che prendevo sculacciate e il sedere lo avevo sempre arrossato.
Mi misi all'angolo... e anche questa volta lui si avvicinò a me, ma mentre si avvicinava successe l'inevitabile! Era venerdi! Non ci avevo neanche pensato! Entrò Luisa, la domestica, dalla porta.
Volevo piangere e scappare dalla vergogna, ma Mauro mi rimise subito in riga
"Non azzardarti a muoverti!" mi intimò
"Luisa buongiorno, scusa, non vogliamo metterti a disagio, vuoi magari tornare tra 1 ora, tempo che Rosaria stia in castigo?" gli disse come se stesse parlando di calcio con gli amici al bar
"Mauro non preoccuparti, non mi imbarazzo, metto anche io le mie figlie in castigo quando lo buscano, vado di la, inizio dai bagni! Rispose lei ignorandomi, come se io fossi una teenager in punizione.
"Scusa ancora il disagio Luisa, io però devo andare" riprese lui andando via.
"Fa la brava!" rivolgendosi a me e uscendo
"Non voglio stare così con lei in casa!!!" Bisbigliando verso di lui
"Ti ha già visto prenderle!" mi disse con tono severo
Ero arrabbiata. Non solo mi sentivo umiliata per la lunga punizione, ma ora la vergogna mi attanagliava l'anima.
"Non voglio!!! Facciamo stasera dai!" gli chiesi sempre bisbigliando
"Smettila di fare i capricci!" mi urlò contro "Devo andare non farmi far tardi! Vuoi che chieda a Luisa di metterti sulle ginocchia come fa con le figlie?" con un tono di voce abbastanza forte perchè lei potesse sentire tutto.
Non potevo vedermi allo specchio, ma mi sentivo paonazza dall'imbarazzo... ma non era finita...
La pettegola si affacciò in sala, ancora con i guanti e spugnetta in mano
"Mauro, mi permetto, se posso essere d'aiuto..." disse lei come se fosse la mia tutrice.
"Ti faccio sculacciare da Luisa se non la smetti!" mi disse girandomi e sempre ad alta voce
Mi misi faccia al muro...
"Luisa grazie, torna pure di la, se serve ti chiederò. Ora devo proprio andare"
"Sta stronza, ma che caz!!" Mi rivolsi a lui con gli occhi spiritati, ma con voce abbastanza alta...
La goccia che fece traboccare il vaso.
Gli stavo rispondendo di nuovo malissimo, dopo una settimana di punizione... e lui se ne accorse immediatamente.
Era adirato! Mi prese per un braccio e mi tirò verso il corridoio
"Luisa, mia moglie si comporta come una ragazzina, ma io devo per forza andar via. Posso approfittare della tua esperienza?"
Non dissi una sola parola. Rimasi a testa china. Avevo sbagliato di nuovo, ero arrabbiata e umiliata allo stesso tempo.
La pettegola non se lo fece dire mezza volta. Sembrava quasi aspettasse questo momento e io lo sospettai sin da quanto ci scoprì in camera da letto
"Merita una bella sculacciata sulle ginocchia, confido nella tua esperienza. Poi assicurati che stia in punizione per 1 ora, altrimenti chiamami!"
Mauro era arrabbiato, ma decise di umiliarmi completamente. Si girò verso di me
"Voglio che tu venga punita da Luisa e che ti scusi, va bene?"
Chinai il capo in segno di assenso.
Luisa si sfilò i guanti e venendo verso di me
"Rosaria, ora ti insegno io le buone maniere. Vieni..." prendendomi la mano e portandomi in camera.
"Vieni sulle mie ginocchia!"
Mi girai verso Mauro
"Fa come ti dice! Io vado!", andando via.
"Luisa, grazie, ti richiamo nel pomeriggio", rivolgendosi a lei.
Mi stesi sulle gambe di Luisa... Una donnona corpulenta e piena di forze. Una mamma di altri tempi si direbbe, del popolo, molto alla mano e quanto pare dedita alle antiche tradizioni.
Mi assestò una serie di sculacciate veloci, velocissime e con una forza inasepttata, poi si fermò
"Se una delle mie figlie fosse stata tanto villana, non si sarebbe seduta per una settimana!"
Volevo che finisse in fretta, ma ero arrabbiata.
"Scusami Luisa, non ricordavo fossi la mia tutrice!"
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riprese con una serie di sculacciate forti e dolorosissime
"Ora va a metterti in castigo. Io torno a lavorare! Dirò comunque a Mauro che non ti sei neanche scusata con me".
"Scusarmi di cosa? Sei una pettegola!" mi girai e andai in castigo all'angolo.
"Sta in castigo e non muoverti!" sgridandomi come se il suo ruolo di domestica si fosse davvero trasformato in quello di tutrice.
Passata l'ora in castigo non scambiai più una parola con la pettegola finchè andò via salutandomi cordialmente, come sempre.
Quando poi rientrò Mauro provai a parlargli dell'accaduto.
Gli spiegai che non volevo deluderlo e che avevo accondisceso a farmi mettere sulle ginocchia di una estranea, ma mi aveva imbarazzato troppo.
Lui però fu molto severo e decisamente irremovibile.
"Tesoro, io so che sei stata di nuovo maleducata con Luisa, ho avuto modo ti parlare con lei e mi hai molto deluso"...
"Amore, mi vergognavo troppo, ma poi perchè da una estranea?" lamentandomi
"Luisa non è una estranea, sono anni che lavora con noi è una di casa. Poi a te le sculacciate non bastano più alle volte, cosi la punizione ti resterà più impressa" replicò lui
"Luisa è una pettegola!" replicai dispettosamente
"Rosaria, voglio che ti scusi con lei. Dopo una settimana di punizione mi aspettavo che avessi capito che non devi essere maleducata e invece sei ricaduta di nuovo nello stesso errore". riprese a sgridarmi severamente
"Ho concordato con Luisa che d'ora in avanti, su mia richiesta, si comporterà con te come con le figlie a suo giudizio. Domani mattina verrà in via straordinaria, per metterti di nuovo in castigo e ci resterai finchè non le chiederai scusa, siamo intesi?"
Ero basita. Completamente senza parole.
"Quindi ora Luisa sarebbe la mia tutrice?" chiesi quasi senza fiato
"Penso che potrebbe farti bene, sapere che una punizione potresti riceverla anche da lei, cosi penserai di più, prima di fare certi sbagli, tu che ne pensi?"
"Quindi sono ancora in punizione?" replicai a testa bassa
"SI, perchè questa mattina mi hai deluso nuovamente. Dimostrami di aver capito sin da domani mattina e poi ne riparliamo" replicò.
La mattina successiva alle 8 in punto si presentò Luisa a casa, questa volta bussando.
Andai ad aprire la porta, ma mi vergognavo tremendamente.
Fu Mauro a rompere il ghiaccio
"Ciao Luisa, buongiorno. Io e Rosaria abbiamo parlato e ti ringraziamo per la tua disponibilità a volerti preoccupare di lei come della casa"
"Buongiorno Mauro, ciao Rosaria, lo faccio con piacere" replicò lei sorridendo
"Luisa, possiamo andare in camera, vorrei parlare con te in privato." chiesi.
Cosi ci accomodammo in camera da letto e fui io stessa ad iniziare a parlare
"Luisa, so che hai parlato con Mauro e tu già sapevi che io per lui farei qualsiasi cosa, forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato ieri e volevo scusarmi, ma non mi aspettavo di trovarmi coinvolta in questo modo anche con te".
"Capisco cara che la cosa ti crei imbarazzo, ma tu per me sei come una figlia un po' più grande e so che a volte vai un po' messa in riga, Mauro me ne ha parlato."
Poi si sedette sulla poltrona in camera e facendomi segno
"Non posso però accettare che tu mi abbia risposto in quel modo ieri e Mauro è d'accordo che io ti punisca e che tu poi mi chieda scusa. Forza vieni qui"
Mi son trovata un po' incastrata, ma ormai non avevo più scampo. Mi stesi sulle sue gambe...
"Le sculacciate si prendono a sedere scoperto, signorina! Non far finta di non saperlo!"
Mi rialzai per tirare giù i pantaloni e una volta stesa
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Prese a sculacciarmi con forza. Era davvero forte. Il suo braccione cadeva sul mio sedere come un'ascia, faceva un male tremendo.
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Poi non aveva pause erano sculacciate diverse da quelle che mi da Mauro.
Dopo poco iniziai a lamentarmi e a provare a sfuggire ai colpi, ma era davvero troppo esperta, non ne mancava uno e faceva malissimo.
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Non li contavo, era una sequenza incessante e dolorsa.
Poi si fermò
"Hai imparato la lezione?" mi sgridò
"Sii Luisa, scusami, non volevo risponderti male", gridai piangendo
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riprese di nuovo e più forte di prima
"Basta bastaaaaaaaaaa" urlai, "mi dispiaceeee"
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"Voglio che tu capisca che prendo la cosa molto sul serio, come fossi figlia mia. Ora va in castigo, vado di la a parlare con Mauro."
"Scusa Luisa, mi dispiace" continuai piagnucolando
"Dirò a Mauro che ti sei scusata, ci vediamo Venerdi. Fa la brava!"
Se ne andò e io rimasi in camera faccia al muro.
Dopo una ventina di minuti venne Mauro da me
"So che sei stata brava e ti sei scusata. Sono certo che hai imparato la lezione"
"Sono arrabbiata amore, Luisa mi ha sculacciata fortissimo e io volevo fossi solo tu a poterlo fare", gli dissi tenendogli il broncio
"Tu fa in modo che non capiti più. A volte ci vuole una scossa per farti ragionare"
Continuammo a parlare un po', ma non ebbi mai il coraggio di dirgli che tutto era per errore... che non sono maleducata, ma lo avevo fatto apposta.
Ad ogni modo, a quanto pare, da oggi si è abbattuta su di me questa nuova imbarazzante situazione che mi mette davvero in difficoltà, perchè mi umilia tantissimo. A quanto pare invece Mauro riesce ad essere impassibile in ogni situazione. Lo amo tantissimo, ma sono un po' arrabbiata con lui.
Mi sa che per qualche giorno se li scorderà i miei meravigliosi pompini!!!
Ad oggi ho incontrato Luisa altre volte, ma ovviamente tutto è andato come sempre. Tra l'altro faccio meno smart working e torno più spesso al lavoro, così non rischio di "farla arrabbiare"...
Ho avuto il sedere in fiamme più di una settimana. Al momento, la "voglia di essere sculacciata" la sento decisamente soddisfatta oltre modo... ne ho fatto indigestione.
Tutte le Immagini sono prese dal web.