Ero molto indecisa se scrivere o meno questo racconto. Ho avuto un senso di umiliazione ed angoscia per giorni, ma alla fine ho scelto di trascriverlo e mettere alle spalle quanto accaduto definitivamente.
Quarto sabato di punizione da Luisa.
Per chi è arrivato a questa pagina direttamente, direi che forse sarebbe meglio partire dal primo racconto per poi leggere il secondo, quindi il terzo.
La settimana precedente l'avevo combinata grossa, ne ero consapevole. Giunsi da Luisa già conscia che sarebbe stata una giornata particolarmente dura. Mi apri la porta proprio Luisa che non perse tempo
"Signorinella buongiorno" mi disse accogliendomi in casa
ed io risposi cordialmente, ma lei non attese un solo secondo
"La settimana scorsa ti sei comportata malissimo e voglio che non accada più" iniziò a sgidarmi ad alta voce con le ragazze che facevano ancora colazione in soggiorno.
Ero a capo chino, già sopraffatta dall'irruenza di Luisa.
"Luisa mi dispiace" le dissi molto sommessamente
Mi prese un braccio e mi tirò a se verso il divano e sedendosi mi strattonò giù. Ero in casa da 10 secondi ed ero già sulle ginocchia di Luisa.
Mi tirò giù la tuta e senza esitazione iniziò a sculacciarmi con forza con le ragazze ancora li immobili
"Ragazzina viziata"
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
"Pensi di venire a casa mia"
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
"E mancarmi di rispetto"
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
Continuava a sculacciarmi fortissimo tenendomi completamente bloccata sotto al suo erergico braccio, mentre io ormai già urlavo dal dolore e piangevo.
Dopo una serie di sculaccioni si fermò
"Sei più grande delle mie figlie, mi aspetto che tu possa dare il buon esempio, invece alla prima occasione mi hai messa in imbarazzo"
"Luisa mi dispiace" ripresi con poca voce
"Vedrai come ti dispiace! Mi hai chiesto di essere severa con te..." continuava a sgridarmi per poi riprendere di nuovo con forza e velocità
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
Si fermò di colpo
"Sara vammi a prendere la spazzola" chiese alla figlia sfregandosi la mano. Quando Sara tornò con la spazzola e gliela porse
"Le mie figlie non si sarebbero mai permesse, vero Sara?" disse Luisa prendendo la spazzola per poi riprendere subito con le sculacciate
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK SMAAAAAAAACK
Continuò a sgridarmi e sculacciarmi con la spazzola per qualche minuto senza sosta, non avevo più voce né lacrime da piangere. Mi sentivo umiliata ancor più della volta scorsa e completamente sopraffatta. Mi fece alzare e dopo avermi preso di nuovo per un braccio mi trascinò in cucina, prese un pacco di sale grosso e lo versò in un angolo, quindi mi tirò giù alle caviglie il pantalone della tuta e tenendomi ancora per un braccio, si allungò per prendere un tagliere con il quale mi assestò 5 colpi fortissimi sgridandomi
"Ora mettiti qui in castigo e non muoverti finchè non te lo dico io"
già piegata dal dolore lancinante al sedere mi misi in ginocchio sul sale pian pianino quando
SSSSSSSSSSSSSBAM
arrivò un altro colpo severissimo col tagliere
"metti le mani sulla testa e non muoverti!" ancora a voce alta.
"Forza ragazze non state li imbambolate, andatevi a preparare" incitò alle figlie andando via.
Piangevo in quell'angolo con il sedere in fiamme e le ginocchia che mi facevano male.
Rimasi almeno 20 minuti in quell'angolo. Sentivo i rumori in casa, le ragazze che entrarono e uscirono dal bagno, ma non sentii il marito che evidentemente non era in casa, per mia fortuna.
"Forza signorinella, rimettiti in sesto" mi disse Luisa rientrando in cucina dopo la lunga attesa. Quando mi rialzai le ginocchia mi fecero un male infernale e dopo aver lasciato cadere il sale rimastomi attaccato alla pelle rimisi su il pantalone.
"Scusami Luisa" dissi ancora.
"Rosaria sono rimasta molto arrabbiata da quanto accaduto la settimana scorsa, pensavo fossi pentita di avermi fatto continui dispetti a casa tua, invece mi hai dimostrato il contrario"
"Luisa mi dispiace molto, mi sono comportata impulsivamente, scusami" le dissi provando a farle percepire il mio stato d'animo.
"Rosaria, è stato Mauro a chiedermi supporto, possiamo anche interrompere il nostro rapporto lavorativo, ho altre persone che hanno bisogno di aiuti in casa e non sono disposta a farmi mancare di rispetto da te" continuava a farmi la ramanzina
"Luisa no, non vogliamo che tu vada via, hai detto che mi tratti come se fossi una figlia ed io accetto ogni tua decisione" replicai
"Io lo so che sono severa, ma non mi sarei mai permessa se non me lo aveste chiesto voi" continuò lei con tono sereno
"Lo so, lo so, grazie" risposi io dispiaciuta e umiliata.
"Ora mettiti all'opera che abbiamo ospiti anche stavolta"
"Luisa ti prego non mi punire anche con gli ospiti, per favore" supplicai
"Se fai la brava non ti punirò. Penso che la punizione di stamattina sia bastata, vero?" chiese con tono intimidatorio
"Si si, è bastata, vado subito a mettermi a lavoro" dissi frettolosamente e poi iniziai a fare tutti i servizi di casa.
A pranzo vennero di nuovo le persone della settimana passata e per me fu davvero difficile stare a tavola con loro mi sentivo tremendamente a disagio. Per fortuna nessuno accennò all'accaduto ed io non pensai nemmeno ad introdurlo.
Sara rimase molto sulle sue tutto il giorno, poi come sempre venne a salutarmi mentre andavo via Io, però avevo davvero poca voglia di intrattenermi e la congedai con un semplice "Sara ci sentiamo" e facendole cenno del cellulare.
La sera raccontai a Mauro della punizione e di averle prese avanti alle ragazze e di quanto mi sia sentita umiliata.
"Io spero che tu abbia capito quanto è davvero umiliante per una persona doversi mettere a disposizione di una famiglia per trovare poi anche dei disastri fatti apposta per dispetto" mi riprese con tono abbastanza severo.
"Amore, lo so che ho sbagliato e ho accettato tutta questa lunga e severa punizione. Ormai sono settimane che ho i lividi sul sedere".
chiacchierammo ancora a cena e poi andai subito a lavarmi e a dormire.
Mi sentivo mentalmente distrutta.